Huawei P50 o P50 Pro? Continuate a leggere per scoprire le principali differenze tra i nuovi smartphone Huawei.
I nuovi Huawei P50 sono finalmente ufficiali e ambiscono a ridefinire la fotografia su smartphone grazie a speciali accorgimenti software e a componentistiche hardware sensibilmente migliorate. In attesa di scoprire data di debutto e prezzi anche per il mercato italiano, vale la pena effettuare un breve confronto sui modelli della gamma a beneficio di chi è ancora indeciso su quale scegliere. Meglio puntare sulla versione Pro – classificatasi al primo posto nella speciale graduatoria stilata da DxOMark, vero e proprio benchmark nella selezione dei migliori cameraphone – oppure può andar bene anche il dispositivo per così dire “base” e tradizionale?
Incominciamo proprio dalla fine. Huawei P50 Pro è certamente la soluzione migliore per chi è alla ricerca di uno smartphone senza compromessi e con il comparto fotografico più avanzato attualmente in commercio. Lo dimostra non soltanto la presenza un sensore aggiuntivo – la camera ToF da 40 megapixel con apertura focale f/1.6 – avente lo scopo di migliorare la profondità degli scatti, ma anche e soprattutto l’obiettivo telescopico da 64 megapixel stabilizzato otticamente, che permetterà appunto di spingere lo zoom fino a 100X e senza grossa perdita di dettaglio. Rispetto alla versione base, cambia pure la fotocamera ultra-wide, da 13 megapixel (anziché 12 megapixel) e con apertura focale f/2.2.
Huawei P50 Pro è insomma più completo sotto il profilo fotografico e a far la differenza sono soprattutto i sensori “accessori”, visto che quello principale da 50 megapixel con apertura focale f/1.8 è lo stesso installato anche sul pur ottimo P50 standard.
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Huawei P50 vs P50 Pro: cambia anche il design
Le differenze tra i due modelli toccano anche il fattore estetico. Huawei P50 è leggermente più piccolo e leggero (181 grammi, anziché 195 grammi della versione Pro), complice anche la presenza di un pannello da 6,5 pollici OLED con frequenza di aggiornamento a 90Hz. Viceversa, la variante Pro può fregiarsi di una maggior cura, come evidenziato dalla forma più squadrata e, soprattutto, dalla doppia curvatura laterale nel pannello da 6.6 pollici, impreziosito anche da un refresh rate a 120Hz. La variazione di dimensioni si riverbererà in una diversa batteria: P50 standard utilizzerà un’unità da 4.100mAh, mentre P50 Pro ospiterà non soltanto un modulo leggermente più grande (4.360mAh), ma avrà anche il supporto alla ricarica wireless a 50W (assente invece sul modello standard).
La piattaforma hardware è la medesima (lo Snapdragon 888 di Qualcomm in versione 4G), abbinata tuttavia a una diversa configurazione di memoria RAM e storage interno: pur partendo entrambi da una versione base con a bordo 8 gigabyte di memoria RAM e 128/256GB di archiviazione (in tutt’e due i casi espandibile tramite memoria proprietaria di Huawei), Huawei P50 Pro sarà l’unico della gamma a potersi fregiare della presenza di 12 gigabyte di RAM e 512GB di spazio interno, versione quest’ultima offerta con SoC Kirin 9000 (lo stesso, per inciso, di Mate 40 Pro e Pro+).
Sul fronte della connettività non sembrano esserci variazioni di rilievo, fatta eccezione per la presenza del sensore infrarossi presente sulla gamma Pro.
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Siamo di fronte insomma a due smartphone validissimi, i primi peraltro a far sfoggio di default del sistema operativo HarmonyOS 2.0, piattaforma che ambisce ad oscurare lo strapotere di Android e iOS. La maggior cura estetica e le fotocamere accessorie più performanti faranno del Huawei P50 Pro il modello più completo e costoso dei nuovi portabandiera realizzati dal colosso cinese.