L’ultimo report dell’italiana Velvet Media sulle inserzioni a pagamento mostra uno spaccato economico interessante sui “like” di Facebook, che hanno un valore molto diverso a seconda delle regioni, genere ed età anagrafica.
Chi lo avrebbe mai detto che i “like” su Facebook hanno un valore economico molto diverso tra loro? Probabilmente in pochi, o comunque chi è addentro al sistema delle sponsorizzazioni. Ma c’è un altro dettaglio ancora più stravagante: il quantum economico dei “like” può variare – anche di molto – da una regione all’altra e persino a seconda dell’età anagrafica dell’utente. E non si tratta di mere discriminazioni, ma della “bruta” legge del mercato, caratterizzata da un’unica e imprescindibile regola: l’adeguarsi alle rapide e molto spesso anche incostanti evoluzioni delle tendenze.
L’ultimo report relativo al primo semestre 2021 pubblicato dall’agenzia veneta di marketing e comunicazione Velvet Media offre un interessante spaccato del controvalore economico dei “like” su Facebook, confermando per converso l’importanza strategica delle sponsorizzazioni per le aziende e il differente “peso” dei target degli utenti. Quella dei social network è d’altronde una ghiotta opportunità per chi svolge attività di impresa, potendo sfruttare l’enorme popolarità delle piattaforme digitali al fine di spendersi meglio sul mercato e promuovere la propria attività.
In base ai dati raccolti da Velvet Media su oltre 150 milioni di post visualizzati nell’ultimo anno e mezzo, il fenomeno delle sponsorizzazioni è stato capace di produrre un investimento complessivo di circa un milione di euro. Il valore monetario dei singoli “like” può variare invece da 0,08 a 0,30 centesimi di euro (è il cosiddetto costo per click, da qui identificati sotto la sigla “Cpc”), una forbice che dipende dal target di utenza ed è soprattutto influenzata dall’età anagrafica, dal genere e dalla regione.
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I dati di Velvet Media sulle inserzioni a pagamento relativi al primo semestre 2021
L’utente di maggior rilievo per Facebook è rappresentato da un giovane uomo militante nel Nord Italia, come confermato dal CEO di Velvet Media, Bassel Bakdounes: raggiungere quest’ultimo comporta per le aziende un maggiore aggravio nella spesa rispetto ad un’analoga persona del Sud Italia o di genere ed età diversa. Ma quali sono le regioni più care in tal senso? Stando ai dati divulgati da Velvet Media, tale primato spetta all’Emilia Romagna, che nel primo semestre di quest’anno è riuscita a battere il Veneto (leader nell’anno 2020 a fronte di 20 cent Cpc), dall’alto dei suoi ragguardevolissimi 31 cent a click. Si conferma invece fanalino di coda la Basilicata con 13 cent, seguita a ruota dal trittico Abruzzo, Molise e Sicilia, fermi al “palo” a quota 14 cent a click.
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Tale discrimine si riverbera anche in base al genere: il like degli uomini costa 17 centesimi, contro i 16 centesimi delle donne. E analoga è pure la differenza con riguardo alle fasce d’età: i più cari sono i giovani tra i 18 e i 24 anni (23 cent), seguiti dalla fascia per così dire “mediana” (35-44 anni comportante una spesa di 18 cent); ultimi invece gli over 65, a fronte di un costo per click di 17 centesimi.