Vi siete mai chiesti se e quanto i social vi spiano? Ecco come fare per capirlo e come evitarlo, le informazioni che vi torneranno utilissime.
Praticamente chiunque al giorno d’oggi ha almeno un account attivo sui social network. Ci sono una lunga serie di piattaforme che, con la creazione gratuita di un profilo, permettono di accedere alla vasta mole di funzionalità uniche nel loro genere e che garantiscono interazioni continue sia con i propri amici e conoscenti che con i creator che abbiamo deciso di seguire o mettere like alla pagina.
Ovviamente c’è un tema che continua a tenere banco e farà irrimediabilmente discutere anche nei prossimi anni. Ossia quello legato alla privacy personale e all’uso che viene fatto dei nostri dati da parte delle grandi aziende che si trovano “alle spalle” di questi social network. Per sapere se i social network ci spiano, Milena Gabanelli del Corriere della Sera ha deciso di effettuare un interessante test nel corso di una puntata del suo Dataroom. Ecco cosa ne è emerso.
È una delle domande più vecchie del mondo: i social network ci spiano? La risposta che viene da dare subito è affermativa, in quanto ci sono parecchie evidenze del caso. Ecco perché bisogna stare attenti e informarsi meglio a riguardo, così da essere consapevoli delle attività che vengono svolte e di come queste possono avere conseguenze all’interno dei browser di internet e delle altre applicazioni che siamo soliti utilizzare.
Come detto, Milena Gabanelli del Corriere della Sera ha deciso di effettuare un interessante test col suo Dataroom. Per prima cosa, ha preso un telefono “vergine” e ha poi creato un nuovo profilo su TikTok. Andando ad accettare la normativa sulla privacy, si dà il diritto alla piattaforma di ByteDance di registrare praticamente ogni mossa che facciamo. Dal tempo di utilizzo ai click che facciamo, passando per i contenuti che guardiamo e quelli con cui interagiamo. Tutte informazioni preziose e che vengono vendute a 16 databroker, ossia società che si occupano poi di girare questa mole di dati alle aziende per scopi di marketing.
Per avvalorare la tesi, la Gabanelli ha per esempio usato TikTok guardando una decina di video su un determinato argomento. Spostandosi poi su Instagram, ha notato che le pubblicità erano tutte incentrate su ciò che era stato guardato in precedenza sul social network di ByteDance. Provando invece ad andare su Google e cercare delle lavatrici, si è poi ritrovata su TikTok solo inserzioni legate a quell’elettrodomestico. Infine, è stato notato che, dopo qualche minuto, vi erano una serie di pubblicità da parte di un’azienda videoludica. Il motivo? Le ricerche della piattaforma cinese avevano profilato l’account come potenzialmente interessato al settore.
Sta per arrivare una nuova funzione di WhatsApp che renderà felici moltissimi utenti. Vediamo insieme…
Google foto permette di eliminare persone indesiderate dalle foto e consente di evitare brutti ricordi.…
Come funziona la nuova direttiva UE sul diritto alla riparazione? Ecco tutto quello che serve…
Se possiedi un iPhone, dovresti davvero considerare di aggiungere questo accessorio alla tua collezione: una…
Attenzione se utilizzi Vinted o Wallapop, potresti ricevere cattive notizie e finire nei guai. Ecco…
Instagram, da sempre attento ai trend e alle esigenze degli utenti, ha deciso di dare…