I risultati di un recente studio sull’alimentazione correlata ai videogiochi preoccupa: in che modo influenzano le abitudini alimentari.
I videogiochi sono ormai da considerare come parte integrante della società in cui viviamo. A differenza di quanto accadeva sino a dieci-quindici anni fa, non solo una porzione degli adolescenti entra in contatto con essi, ma tutti – sia maschi che femmine – hanno una loro esperienza videoludica. Al pari di film e serie tv, i videogiochi sono adesso percepiti come una forma di intrattenimento altrettanto valida. Ciò che interessa capire al momento è come i videogame influenzino la vita di tutti i giorni di un ragazzino in via di crescita, specie se questo intraprende un percorso nel campo dell’e-sport.
La più grande novità degli ultimi 10-15 anni, infatti, è stata la crescita dei gamer professionisti, ovvero coloro in grado di competere ad altissimi livelli nei videogiochi competitivi online. Per giocare a simili livelli c’è bisogno di un impegno giornaliero costante che di fatto rende il videogiocare un lavoro. Le sessioni di allenamento vanno dalle 8 alle 10 ore al giorno, il che implica la strutturazione di una vita maggiormente sedentaria. Alcuni ricercatori tedeschi si sono chiesti se questo stile di vita comportasse anche delle modifiche delle abitudini alimentari e se questo potesse portare a scompensi e problemi di salute.
Un recente sondaggio effettuato tramite un questionario online da un gruppo di ricerca tedesco ha sfruttato gli indicatori di salute messi a disposizione dall’Oms per valutare le differenze nelle abitudini alimentari tra gamer, gamer professionisti e persone non dedite ai videogiochi a partire dai 14 anni in su. Lo scopo era quello di capire in che modo questo stile di vita potesse influire sulla salute fisica e mentale dei gamer.
I videogiochi influenzano le abitudini alimentari? I risultati dello studio
Il campione sondato comprendeva 607 videogiocatori e 210 videogiocatori professionisti o amatoriali di e-sport. Tra questi l’87% erano maschi con un’età media di 24 anni. Il primo risultato riguarda il consumo maggiore di acqua da parte dei gamer (11 litri a settimana, una media di 1,6 litri al giorno, superiore alla media dei cittadini tedeschi) e una tendenza di questi al sovrappeso, anche se con valori non preoccupanti per la salute e non troppo distanti da quelli degli altri cittadini (BMI di 26,0 kg/m2).
I gamer in generale consumano meno alcol rispetto ai coetanei, ma fanno un utilizzo maggiore di bevande energetiche. Qui bisogna però fare una differenza tra i gamer tradizionali e quelli sportivi, visto che i primi consumano più di una lattina a settimana mentre gli altri ne consumano in media 0,2 porzioni al giorno in più. Non preoccupa nemmeno il consumo di junk food, visto che il sondaggio ha rivelato che i gamer consumano circa 7,5 pasti da fast food al mese, mentre quotidianamente consumano frutta e verdura.
In generale i ragazzi che hanno risposto al sondaggio hanno dichiarato di essere in buona salute: buona (33%), molto buona (44%) ed eccellente (17%). Ottima anche la salute mentale e il grado di soddisfazione personale, visto che quasi tutti hanno dichiarato di essere contenti del proprio aspetto. Preoccupa un po’ lo stile di vita sedentario, visto che i gamer passa solo una media di 9 ore a settimana a compiere attività fisica. Per quanto riguarda le ore di gioco, i giocatori tradizionali ne passano in media 8 al giorno, mentre quelli sportivi hanno una media di 9.5 ore al giorno.