Non è certo una novità che che il settore della telefonia mobile, nonostante le morse della crisi, sia tra quelli in maggiore salute e forti dal punto di vista commericale: un punto, questo, confermato ancora una volta da un rapporto pu
Non è certo una novità che che il settore della telefonia mobile, nonostante le morse della crisi, sia tra quelli in maggiore salute e forti dal punto di vista commericale: un punto, questo, confermato ancora una volta da un rapporto pubblicato in questi giorni dall’IDC (International Data Corporation) e relativo alla prima parte del 2013. Per la prima volta le vendite di smartphone superano quelle dei telefonini “classici”, i cosiddetti feature phones.
Un aumento del 32,7% rispetto allo scorso anno, grazie anche ad una maggiore disponibilità di smartphone economici sul mercato, anche nei paesi emergenti, dove il trend di crescita ha superato ogni record precedente, con un dominio praticamente assoluto della piattaforma software Android. Scende vertiginosamente il prezzo medio di uno smartphone, ora fermo a 372 dollari (solo lo scorso anno era di 407 dollari, mentre nel 2011 la cifra si aggirava attorno a 450 dollari). E la cifra è destinata a scendere ancora e, secondo le previsioni dell’IDC, potrebbe arrivare sotto i 310 dollari entro 4 anni.
Se da una parte l’abbassamento dei prezzi degli smartphone sarà un ottima notizia per gli utenti, dall’altra i produttori e fornitori dovranno rivedere le proprie strategie commerciali per evitare perdite importanti.