La FAA statunitense ha sollevato alcune perplessità a causa di possibili interferenze tra le frequenze 5G in “banda C” e gli altimetri radio degli aerei. Le soluzioni attualmente al vaglio
Gli Stati Uniti sono alle prese con un rebus riguardante il 5G. A finire al centro dei dibattiti è stavolta la cosiddetta “banda C“, la dicitura che viene utilizzata per identificare le frequenze comprese nel range tra 3,7 e 4,2 GHz. Nessun allarme, si badi bene, bensì approfondimenti e ragionamenti che potrebbero comunque aprire diversi sviluppi degni di nota.
In particolare, l’oggetto del contendere riguarderebbe presunte e possibili interferenze tra la suddetta banda C e gli altimetri radio degli aerei di linea. Una questione rilanciata nelle scorse settimane dalla Federal Aviation Administration (FAA) statunitense, che avrebbe espresso alcune perplessità sull’argomento ed evidenziato le proprie preoccupazioni in materia di sicurezza. Il radioaltimetro, lo ricordiamo, è uno strumento che misura la distanza tra il velivolo e il suolo e viene utilizzato principalmente durante gli atterraggi, quando condizioni meteo avverse (come ad esempio in caso di nebbia) potrebbero determinare qualche problema di visibilità.
Va da sé, quindi, che le possibili interferenze provocate dallo standard 5G (e nello specifico della cosiddetta “banda C”) potrebbero scalfire la precisione dell’altimetro. Come riportato da The Verge, è per questo motivo che la FAA statunitense ha invitato quasi 7 mila piloti a non fare affidamento sugli altimetri quando atterrano in aeroporti che si trovano in prossimità di torri 5G. Un rimedio meramente precauzionale, almeno fintantoché non verrà fatta definitiva chiarezza sul punto.
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Le soluzioni sul banco
Nel frattempo sono già al vaglio alcune proposte. Una di queste, avanzata dalle compagnie telefoniche AT&T e Verizon, mirerebbe a ridurre temporaneamente la potenza delle torri 5G in prossimità degli aeroporti, in attesa di nuovi sviluppi. Una strada più impervia consisterebbe invece nell’applicare dei filtri di banda sui radioaltimetri, soluzione senza dubbio efficace ma con l’incognita del tempo: potrebbero infatti volerci degli anni prima che tale sistema raggiunga la sua completezza.
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La “banda C” non è comunque totalmente nuova, essendo stata utilizzata parecchi anni fa per le TV satellitari e tornata adesso nuovamente in auge grazie ai nuovi sviluppi delle telecomunicazioni.