Il chip è problema anche per Apple: ecco quanto dovrebbe essere il rincaro sugli iPhone 13

Sarà perché si avvicina settembre, il mese tradizionale in cui Apple lancerà i nuovi iPhone 13 (e anche gli AirPods 3), di fatto una corsa sfrenata a chi indovina il “numero primo”. Sarà perché ognuno si erige a depositario della verità. Sarà. Ma le indiscrezioni si accavallano, creando tanta suspense e un po’ troppa confusione.

iPhone 13 (Adobe Stock)
iPhone 13 (Adobe Stock)

Dopo il valzer sulla presunta data del lancio degli ultimi gioielli del colosso di Cupertino (chi dice il 13, chi il 17, chi addirittura una fra il 7, 14 e 21) ecco un’altra presunta novità: il costo degli iPhone 13. La crisi dei chip che sta investendo soprattutto Samsung e OnePlus, avrebbe toccato seppur in maniera più soft anche la multinazionale statunitense, considerata una delle società tecnologiche Big Tech, assieme ad Amazon, Google, Microsoft e Facebook.

Apple, TSMC e l’effetto go-down sui quattro iPhone 13 previsti

Apple (Adobe Stock)
Apple (Adobe Stock)

Per questo Apple starebbe pianificando di aumentare il prezzo della prossima serie di iPhone 13, per compensare l’aumento dei costi di produzione di chip dal suo principale fornitore di chip TSMC, almeno secondo un’indiscrezione riportata da Digitimes e ripresa anche da Macrumors.

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Secondo il rapporto, anche TSMC starebbe programmando di aumentare i costi della sua produzione di chip del 20%, a partire da gennaio, riguardanti tutte quelle “tecnologie di processo avanzate e mature”. Il documento di Digitimes evidenzia come “TSMC ha notificato ai clienti aumenti di prezzo fino al 20% per le sue tecnologie di processo avanzate e mature, con i nuovi prezzi che entreranno in vigore a partire da gennaio 2022. Gli adeguamenti dei prezzi riguarderanno anche gli ordini programmati per essere evasi a partire da dicembre”.

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L’effetto go-down è così servito. TSMC aumenta il costo dei chip, Apple si rifà sui Melafonini.Per le tecnologie di processo avanzate sub-7nm di TSMC, le quotazioni aumenteranno del 3-10% – si legge nel documento – così Apple, il più grande cliente di TSMC con i suoi ordini che rappresentano oltre il 20% delle entrate totali, subirà un aumento dei prezzi del 3-5%, hanno affermato le fonti”.

Quasi la metà dei 13,29 miliardi di dollari incassati da TSMC nel secondo trimestre del 2021 è stato ottenuto grazie alla produzione dei chip a 5nm e 7nm, mentre un altro 25% delle entrate è stato prodotto dai chip costruiti a 16nm e 28nm.

iPhone 13 più cari di quelli previsti? Forse sì. Attualmente le indiscrezioni che vanno per la maggiore sostengono che il Mini si aggirerà intorno agli 839 euro, la versione “normale” circa 950, il Pro sfiorerebbe i 1200 euro, il Max i 1300. Se TSMC confermerà il rincaro dei chip, i prezzi degli iPhone, inevitabilmente, saranno più alti di quelli previsti.

Ma al colosso di Cupertino potrebbe essere riservato un trattamento diverso, visto che è il più grande cliente di TSMC, per cui, si potrebbe pensare a un rincaro attestabile fra il 3 e il 5%.

Quest’anno Apple starebbe preparando alcuni miglioramenti considerevoli per iPhone 13, incluse funzionalità progettate specificamente per fotografi e videografi professionisti. Sui modelli di fascia alta della prossima gamma, si dice che da Cupertino hanno aggiunto il supporto per ProRes per video e video in modalità verticale.

Apple potrebbe vedere entrambe queste funzionalità come giustificazione per un aumento del prezzo sui suoi iPhone più premium. Ma finché non sarà tutto ufficiale, di queste indiscrezioni restano solo i numeri. Numeri tutti da verificare.

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