Un duro colpo in queste ore sta colpendo gli appassionati del gioco più famoso di tutti i tempi che è stato letteralmente bloccato.
Non sarà più possibile giocare, una doccia fredda per quanti hanno passato ore e ore coinvolti con il multiplayer più amato di sempre. Una notizia che travolge, inaspettatamente, il mondo dei videogame. 
L’azienda che produce il gioco e il suo relativo distributore hanno smesso di lavorare insieme dopo una lunga società e questo comporta ripercussioni non solo sul futuro del gioco ma anche sulla possibilità di utilizzo attuale.
Addio al gioco più amato di tutti i tempi
Una notizia che arriva così, dal nulla, e lascia effettivamente senza parole. Non c’erano state comunicazioni o avvisi e nessuno poteva prevede una simile decisione, fino a quando non è arrivata la conferma ufficiale a spiazza tutti.
World of Warcraft è stato messo offline, questo perché Activision Blizzard che produce il gioco e la società che lo distribuisce NetEase hanno smesso di collaborare, dopo ben 14 anni di attività insieme. La notizia ha diffuso il panico negli estimatori del gioco, questa cooperazione infatti era necessaria per la diffusione e quindi il gioco sul mercato cinese.
Activision Blizzard ha fatto la sua proposta a inizio mese, almeno per estendere il contratto di 6 mesi ma la cosa non è andata a buon fine. NetEase è la seconda società più famosa di sempre ma ritiene le proposte ricevute commercialmente illogiche e i termini inadeguati e ingiusti. Le società quindi determinano uno stop alla diffusione del gioco perché i termini contrattuali non erano comuni.
Non solo World of Warcraft: l’azienda blocca altri giochi
Questa notizia non riguarda quindi solo World of Warcraft ma anche i giochi Diablo III e Overwatch che sono stati “spenti” dai server cinesi. I giocatori potranno salvare i propri dati ma non potranno più giocare online. 
World of Warcraft è ritenuto il gioco di ruolo multiplayer più famoso di sempre, i giocatori, anche a migliaia in contemporanea, possono vagare in un mondo fantasy di tipo medievale e raccogliere armi, vivere avventure. La diffusione dal 2014 ha segnato un successo senza precedenti con 10 milioni di giocatori contemporanei, cosa che ha portato non solo ad un grande successo per il gioco stesso che poi è diventato un prodotto commerciale a tutti gli effetti ma anche per l’azienda che ha poi compreso i margini che potevano esserci e ha iniziato quindi a sollecitare le altre aziende.