Il giro di vite europeo colpirà i bitcoin. Cosa cambia alle criptovalute

Quella dei bitcoin, e più in generale delle criptovalute in senso lato, appare essere una corsa sulle montagne russe, a ostacoli. La volatilità dei bitcoin in borsa è figlia anche degli ostacoli di molti paesi europei e non solo. Dopo la Cina, tocca all’Unione Europea mettersi di traverso sull’ascesa di quel sistema di pagamento valutario internazionale creato nel 2009 da un anonimo inventore (o gruppo di inventori), noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

Bitcoin (Adobe Stock)
Bitcoin (Adobe Stock)

La Commissione europea ha presentato un ambizioso pacchetto di proposte legislative per rafforzare le norme dell’UE contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CFT). Il pacchetto include anche la proposta per la creazione di una nuova autorità dell’UE per la lotta al riciclaggio di denaro.

Come influisce la proposta di legge europea sui bitcoin

Blockchain (Adobe Stock)
Blockchain (Adobe Stock)

E’ la conferma dell’impegno della Commissione nel proteggere i cittadini dell’UE e il sistema finanziario dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento al terrorismo. L’obiettivo è migliorare l’individuazione di operazioni e attività sospette e colmare le scappatoie utilizzate dai criminali per riciclare proventi illeciti o finanziare attività terroristiche, attraverso il sistema finanziario.

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Come ricordato nella strategia per l’Unione della sicurezza dell’UE per il periodo 2020-2025, il rafforzamento del quadro dell’UE per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo aiuterà anche a proteggere gli europei dalla criminalità organizzata.

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Le misure mirano a migliorare notevolmente il quadro dell’UE esistente, tenendo conto delle sfide nuove ed emergenti legate all’innovazione tecnologica. Questi includono valute virtuali, quindi proprio bitcoin e simili, flussi finanziari più integrati nel mercato unico e la natura globale delle organizzazioni terroristiche. Queste proposte contribuiranno a creare un quadro molto più coerente per facilitare la conformità per gli operatori soggetti alle norme AML/CFT, in particolare per quelli attivi a livello transfrontaliero.

Il pacchetto odierno si compone di quattro proposte legislative: il regolamento che istituisce una nuova Autorità AML/CFT dell’UE, la regolamentazione in materia di AML/CFT, contenente norme direttamente applicabili, anche in materia di adeguata verifica della clientela e titolarità effettiva, la sesta direttiva in materia di AML/CFT (“AMLD6”) che sostituisce la vigente direttiva 2015/849/UE (la quarta direttiva AML modificata dalla quinta direttiva AML) contenente disposizioni che saranno recepite nel diritto nazionale (come le norme in materia di autorità di vigilanza nazionali e unità di informazione finanziaria negli Stati membri) e infine una revisione del regolamento 2015 sui Trasferimenti di Fondi per tracciare i trasferimenti di criptovalute (Regolamento 2015/847/UE).

La proposta di legge della Commissione Europea va a colpire uno degli aspetti peculiari delle valute digitali basate su blockchain, la tracciabilità dei trasferimenti di cripto-attività, come i bitcoin, considerati (come i suoi simili) un modo fiorente per riciclare denaro. Attualmente solo un certo numero di prestatori di servizi per le criptovalute è soggetto alle normative. E se la proposta di legge diventerà efficace, queste norme verranno estese all’intero settore.

In questo modo saranno vietati i portafogli anonimi di cripto-attività, verranno pienamente resi tracciabili i trasferimenti di cripto-denaro. E tutti i prestatori di servizi avranno l’obbligo di un’adeguata verifica della clientela. Un brutto colpo da assorbire per i bitcoin. E i suoi simili.

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