StoreDot si conferma un’azienda leader nell’innovazione dei materia, fra cui batterie rivoluzionarie basate sulla progettazione e sulla sintesi di composti sia organici che inorganici. Da qui nascono le ultra performanti XFC, acronimo di extreme fast-charging, batterie a carica rapida per veicoli elettrici.
In un mondo che si colora sempre più di green, compreso lo sviluppo in tutti i settore dei trasporti senza dimenticare i veicoli a guida autonoma, StoreDot accelera sostituendo materiali e tecnologie noti con proprietà elettrochimiche migliorate e combinati con nanomateriali, ottimizzati nello specifico per Extreme Fast Charging.
Così l’azienda israeliana ha presentato la batteria del veicolo elettrico che può ricaricarsi in appena 10 minuti, grazie allo sviluppo di un prototipo di celle cilindriche che utilizza un formato 4680 preferito dalle case automobilistiche globali, tanto caro soprattutto a Elon Musk per le sue Tesla.
StoreDot, 1000 giorni di te e di me. Fra passato, presente e futuro
La tecnologia della batteria è in sviluppo da tre anni e include cinque brevetti nel design delle celle, come conferma StoreDot. Il design “aumenta la produttività e affronta i problemi di sicurezza e prestazioni tipicamente associati alla struttura rigida delle celle cilindriche“. Ora StoreDot sta lavorando alla creazione di una linea di produzione con Eve Energy, partner di produzione dell’azienda in Cina.
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“Raggiungere l’obiettivo della ricarica estremamente rapida di una cella cilindrica in soli 10 minuti è stato nella roadmap tecnologica di StoreDot sin dal primo giorno“. Il dottor Doron Myersdorf gonfia il petto. “Un grande passo per la nostra azienda – rimarca il CEO di StoreDot – questo è molto significativo, ora possiamo offrire ai produttori di veicoli elettrici la scelta dei formati delle celle, utilizzando la nostra tecnologia XFC che supererà le attuali barriere alla proprietà di EV: autonomia e ansia di ricarica“.
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Addio alla paura che una batteria si esaurisca a metà del viaggio e che il conducente rimanga bloccato in una stazione di ricarica. StoreDot tira dritto verso un determinato mercato, con l’intenzione di fornire loro varie celle XFC per consentire una rapida transizione verso un futuro elettrificato a emissioni zero. Il green power è servito.
Nove anni di intenso lavoro, fra batterie agli ioni di litio, l’utilizzo di nanomateriali e composti organici e inorganici, hanno portato StoreDot lassù. Ora la svolta, evidenziata in quel processo che ridefinisce la chimica delle batterie convenzionali agli ioni di litio, portando i tempi di ricarica dei veicoli elettrici da ore a minuti. In tal senso le batterie in formato 4680 saranno pronte per la produzione su larga scala nel 2024 così come la sua cella a tasca a ricarica rapida di prima generazione, anch’essa destinata al mercato dei veicoli elettrici.
Ogni promessa è un debito. Un debito che StoreDot ha tutta l’aria di saldare rispettando un’altra data, quella del 2028, quando, lavorando a tecnologie a stato solido a densità di energia estrema (XED), si otterrà una maggiore operatività e, soprattutto, una maggiore produzione di massa.