Bizzarra storia è quella in cui una professionista del settore si è candidata tramite Instagram per diventare poi medico di famiglia.
Questa è la storia di Eleonora Pagliaro, donna che si trasferisce verso la terraferma lagunare dalla capitale d’Italia, Roma attraverso una campagna di reclutamento dei medici dell’Ulss 3 Serenissima. Sembra infatti che la ragazza sia la terza professionista che sia stata selezionata tra 400 candidature.
Una ragazza che si è impegnata al massimo per raggiungere il suo obiettivo di diventare dottoressa. Dopo due anni di tentativi per riuscire ad entrare in medicina, si è trasferita a Roma per studiare per 6 anni consecutivi.
La sua bravura è tale al punto da essere stata in grado di salvare la vita al padre nel momento in cui stava accusando i primi malori legati ad un infarto. Subit si è messa in contatto con i medici che hanno immediatamente capito la situazione ed hanno agito prima che fosse troppo tardi. Da alcuni giorni la dottoressa Eleonora Pagliaro è diventata il nuovo medico di famiglia di Mira, un ruolo che la vede impegnata con 1140 assistiti. E’ stata lei stessa ad affermare che il Veneto le sta dando molta fiducia e responsabilità, un qualcosa che le ha dato la possibilità di rientrare a casa e svolgere il lavoro per cui ha studiato molto.
La dottoressa che ha ottenuto il suo posto di lavoro tramite Instagram
Un lavoro che Eleonora Pagliaro è riuscito ad ottenere attraverso un messaggio sui social.
Infatti è stata lei stessa a scrivere su Instagram al presidente Luca Zaia, un qualcosa che ha fatto il 30 agosto a seguito della campagna di reclutamento internazionale che la regione Veneto aveva lanciato per attirare nuovi medici di medicina generale che accettassero di lavorare a Venezia e provincia.
Un qualcosa che la ragazza ha fatto anche come semplice tentativo in quanto non ha mai sperato in una risposta al punto da pensare di muoversi per le vie ufficiali attraverso email. In ogni caso, in poche ore riesce ad ottenere una risposta di Zaia tramite la piattaforma social, un qualcosa che le ha permesso di mettersi in contatto con le strutture dell’Ulss 33.
E così, dopo molti anni di sacrificio e di studi lontani dalla sua regione, è riuscita a ritornare in Veneto luogo in cui svolge il lavoro che per anni ha sognato “Ringrazio il presidente Zaia per la velocità d’azione e l’Ulss 3 per avermi dato fiducia. Ho già iniziato a Mira l’attività ed incontrato i primi pazienti”.