I rischi in rete per il vostro smartphone sono tantissimi. Adesso però è possibile fare delle operazioni per proteggerlo: la guida completa.
Non finiscono mai i pericoli in rete specie quando parliamo di smartphone. In queste ore si sta diffondendo un altro raggiro in grado di rubare anche i soldi dal vostro conto in banca. Andiamo a vedere in cosa consiste e come sarà possibile difendersi.
Nell’era di internet i pericoli relativi alla sicurezza dei vostri dispositivi sono sempre dietro l’angolo. Specie quando parliamo di smartphone nell’ultimo periodo si è potuto notare un incremento degli attacchi fraudolenti. A mettere a segno questi colpi sono degli hacker che hanno il preciso intento di rubare dati sensibili o addirittura soldi dal vostro conto in banca. Tra la fine del 2022 e l’inizio dell’anno nuovo in molti hanno denunciato tentativi di furto dal proprio cellulare.
In questi mesi abbiamo visto come la pratica più usata è il phishing. Adesso però è spuntato un altro pericolo che prende il nome di vishing, vale a dire voice phishing. Questo metodo di raggiro è poco noto ma non per questo è meno pericoloso. L’obiettivo come sempre è quello di andare a strappare con l’inganno informazioni riservate, come password o dati sensibili relativi ai conti correnti. Tutto ciò avviene attraverso delle chiamate telefoniche. Stavolta però i cyber-criminali utilizzano il social engineering. Scopriamo quindi tutti i dettagli riguardanti il vishing e come sarà possibile difendersi.
Il tuo smartphone è a rischio, attenzione al vishing: come difendersi dalla nuova truffa
Come anticipato il nuovo fenomeno che sta colpendo diversi utenti è il vishing. In molti rischiano inconsapevolmente, ma bisogna tenere in mente che si potrebbe entrare in contatto con il raggiro ogni volta che riceviamo una chiamata sconosciuta. Quando accettiamo la chiamata infatti potrebbe partire una voce registrata che vi augura il buongiorno, per poi cercare di vendervi qualcosa. Se a volte queste chiamate possono essere fatte da un call center, altre volte sono soltanto simulate da truffatori pronti a rubare dati sensibili.
Sono sempre di più le persone che si trovano a rispondere a numeri che non conoscono, andando spesso a parlare con la voce registrata che risponde dall’altro lato della cornetta. Insomma le persone che prestano attenzione a questo problema sono davvero poche. Generalmente i cyber-criminali effettuano queste chiamate per chiedere alle persone dei dati sensibili spacciandosi per qualche ente pubblico come possono essere INPS o Poste Italiane. Tutto ciò avviene grazie a delle tecniche di manipolazione psicologica, conosciute appunto come social engineering.
Difendersi dal vishing però è possibile. La prima cosa da tenere in mente è che banche ed istituti non chiederanno mai le credenziali di accesso al conto corrente tramite una telefonata. Se si verifica uno scenario del genere la prima cosa da fare è contattare il servizio clienti della banca per verificare se la persona che ve li ha richiesti era legittimata dal farlo. Nel caso di raggiro bisogna cambiare le credenziali il prima possibile. Infine sarà sempre possibile iscriversi al registro delle opposizioni che permette di non ricevere più chiamate dal fine commerciale, risolvendo quindi il problema sul nascere.