Fra le tasse che gravano in capo a chi possiede un immobile c’è l’IMU (Imposta Municipale Propria) ma la Cassazione ha deciso che non dovrai più pagarla.
Fra le tante tasse che ogni cittadino è chiamato a pagare c’è ’IMU (Imposta Municipale Propria). Questa grava su chi possiede un immobile (fabbricati, aree fabbricabili, terreni agricoli), esclusa l’abitazione privata, ed è di importo variabile.
Si paga a livello comunale ed è, in genere, obbligatoria per chi possiede un immobile, un diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie. Ma la Cassazione ha chiarito una novità per quest’anno: non devi più pagare l’IMU. Ma vediamo nel dettaglio la decisione.
Non devi più pagare l’IMU: questo è ciò che ha deciso la Cassazione
Ci sono alcuni casi specifici in cui il pagamento dell’IMU non è dovuto. Quindi, anche se si possiede un immobile, il soggetto non dovrà pagare questa tassa. La Cassazione ha voluto chiarire per chi si configura questo caso.

Infatti, l’IMU grava su chi gode del diritto di abitazione, non sul proprietario. Quindi, nel caso in cui si “prestasse” una casa ad un amico o ad conoscente, non si dovrà pagare l’IMU, purché si comunichi il trasferimento al Comune prima dell’anno fiscale con scrittura privata registrata. Infatti, bisogna traferire correttamente il diritto di abitazione, questo è il chiarimento fatto dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 4329/2025.
Secondo la Suprema Corte, se il diritto di abitazione è stato formalmente comunicato al Comune prima dell’inizio dell’anno fiscale, l’IMU non sarà più a carico del proprietario, bensì della persona che risiede nell’immobile con tale titolo. Quindi il Comune non potrà richiedere il pagamento all’originario titolare dell’immobile. Questo perché il proprietario che concede a terzi il diritto di abitazione sull’immobile, non è più soggetto al pagamento dell’IMU ma l’obbligo si trasferisce, invece, su colui che beneficia del diritto di abitazione.
Tuttavia, se il titolare di tale diritto fissa la propria residenza nell’immobile facendola diventare abitazione principale, l’imposta non verrà corrisposta da nessuno. Dunque, per evitare di pagare l’IMU, quando si presta l’immobile ad un’altra persona, non basterà la scrittura privata. Questa dovrà infatti farsi per atto pubblico o per scrittura privata, registrata presso l’Agenzia delle Entrate, altrimenti sarà nulla.
Solo dal periodo di imposta successivo alla comunicazione al Comune, il proprietario dell’immobile cesserà di essere soggetto passivo IMU. Se la comunicazione al Comune non avverrà, il proprietario rimarrà tenuto al pagamento dell’IMU, a prescindere dall’accordo stipulato con il beneficiario del diritto di abitazione. Quindi è importante che l’accordo non resti solo una scrittura privata ma che venga registrata.