Un kernel ante terzo millennio, creato nel 1991 come derivato da UNIX. Trentuno anni dopo Linux è più di attualità che mai, talmente performante da riuscire a far funzionare perfino i vecchi iPad, quelli con chip Apple A7 e A8, tanto per intenderci.
Tutto merito del progetto dello sviluppatore Konrad Dybcio in collaborazione con un utente conosciuto in rete come quaack723: insieme per rendere possibile il boot del kernel Linux 5.18 eseguibile su un vecchio iPad Air 2, come riferisce Ars Technica.
Chi ha un iPad 2013 o 2014, non lo metta in un angolo della memoria solo perché non può ricevere gli update di Apple. Alcuni sviluppatori stanno lavorando a una soluzione software alternativa. Konrad Dybcio e “quaack723” sono qui per questo.
C’è anche Asahi Linux. Project Sandcastle, ha una build di Android attiva e funzionante su un iPhone 7
Il progetto in questione sembra utilizzare una distribuzione Alpine basata su Linux chiamata “postmarketOS”, una distribuzione relativamente piccola ma sviluppata attivamente realizzata principalmente per dispositivi Android.
Il dinamico duo ha utilizzato un hashtag “checkm8” nel suo tweet iniziale sul progetto, il che implica fortemente l’uso dell’exploit di bootrom “Checkm8”, datato 2019, per accedere all’hardware. Per ora, gli sviluppatori hanno Linux in esecuzione solo su alcuni hardware iPad meno recenti. Che utilizzano chip basati su A7 e A8, inclusi iPad Air, iPad Air 2 e alcune generazioni di iPad mini. Ma i tweet successivi evidenziano a chiare lettere che sarà possibile far girare Linux su qualsiasi dispositivo con un A7 o A8, incluso l’iPhone 5S e l’HomePod originale.
Questo non è l’unico progetto dedicato all’esecuzione di Linux sull’hardware Apple. C’è anche Asahi Linux , è stato dedicato al supporto del reverse engineering per i chip M1 nei Mac di Apple e all’invio delle patch a monte, in modo che possano essere integrate nel kernel Linux.
Un altro, Project Sandcastle, ha una build di Android attiva e funzionante su un iPhone 7. App come iSH
consentono una shell Linux in esecuzione su iOS o iPadOS, non come eseguire Linux direttamente sull’hardware, ma utile in alcuni circostanze.
Il lavoro di sviluppo su quest’ultimo sforzo Linux-on-iDevices è ancora agli inizi, rivela sempre Ars Technica. Le foto condivise dagli sviluppatori mostrano entrambe un processo di avvio di base che non riesce perché non può montare un filesystem e Dybcio osserva che elementi di base come il supporto USB e Bluetooth non funzionano. Anche il corretto funzionamento di rete, audio e accelerazione grafica sarà un compito arduo. Ma essere in grado di avviare Linux potrebbe attirare l’attenzione di altri sviluppatori che vogliono aiutare il progetto. Perché Linux è Linux.