La posizione di Facebook e Instagram era già risultata sotto scacco nei mesi passati, la questione sembrava sospesa ma torna nuovamente alla ribalta la possibilità per l’azienda che detiene i social network di essere inserita nella black list. Questo ovviamente potrebbe avere delle ripercussioni determinanti non solo a livello interno ma anche proprio per l’utilizzo dei social e quindi di limitazioni che potranno subentrare a carico degli utenti. Una notizia che preoccupa i vertici e al tempo stesso anche tutti coloro che sono iscritti a Facebook e Instagram e li utilizzano nel quotidiano.
I social network sono utilizzati ormai da milioni di persone, e soprattutto per chi li utilizza anche per scopi professionali sembra davvero impossibile farne a meno. I giovanissimi in più, sono ormai affezionati – con polemiche sull’eccesso delle ore di utilizzo del cellulare- a tutte le applicazioni di condivisione, che soprattutto nel periodo della pandemia nel 2020, si sono rivelati indispensabili per comunicare.
La società Meta di Mark Zuckerberg è stata giudicata “un’associazione estremista”, tale appellativo era già stato presentato a marzo, tanto da rischiare procedimenti penali e guai ben più importanti anche per gli utenti che scelgono di utilizzare le applicazioni.
La Russia, dopo le voci dei mesi passati, ha inserito ufficialmente Facebook, Whatsapp e Instagram nella black list, si stratta di “organizzazioni terroristiche ed estremiste” secondo le fonti ufficiali. In questo modo non solo si rischiano procedimenti penali ma è di fatto bandito l’utilizzo per tutti all’interno del Paese.
Meta già a marzo era stata dichiarata organizzazione estremista con il tribunale che aveva provveduto poi a “bandire” i social per l’utilizzo interno. Il problema era legato in particolare ai post dai contenuti violenti contro i russi attivi in Ucraini e Polonia.
Il governo però in questo modo pensava anche di frenare l’accesso a testate come Sputnik e Russia Today. A giugno un tribunale di Mosca aveva respinto il ricordo presentato dalla società Meta e, con l’ultimo aggiornamento, le società del gruppo vengono definitivamente bandite: non possono operare nel Paese. Chiunque utilizzi inoltre il prodotto può avere sanzioni o processi.
Gli utenti in loco, come già accaduto a marzo, si sono riversati su altri social come ad esempio Vkontakte che è tipo Facebook, per restare in contatto ma anche per avere uno specchio sul mondo. Per i video c’è la possibilità ancora di utilizzare Rutube, un esempio di Youtube sviluppato in loco con video sharing. È stata creata anche un’applicazione del tutto simile a Instagram.
Questo problema non solo avrà ripercussioni sul piano globale ma significherà una mancata e profonda perdita per il colosso americano che comunque dovrà fare i conti con un blocco importante che di fatto taglia fuori una nazione e tutti i suoi utenti. Una drammatica notizia anche in termini di libertà per tutti coloro che non potranno più accedere a notizie e informazioni da parte del mondo.
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