Delle persone che gestivano un account Instagram sono state portate in tribunale. Che cosa è successo, e con quale accusa?
Le situazioni più spiacevoli, in alcuni casi, riguardano dei profili social che pubblicano contenuti espliciti o che non dovrebbero stare all’interno della piattaforma. Abbiamo visto circostanze del genere più e più volte, il che significa che sia rientrato quasi nella “normalità” questo atteggiamento insolito, seppur sia sbagliato a priori e non dovrebbe essere per ovvie ragioni. Alcuni di noi, però, lo accettano.
Ma il discorso non può avere la stessa valenza per la legge, che chiaramente deve intervenire non appena viene portato in tribunale un caso molto importante di cui discutere. Ci riferiamo ad una eventualità che sta appena accadendo in America, dove un account Instagram ha pubblicato delle immagini false e diffamatorie, a tratti a sfondo sessuale, ai danni di uno studente disabile per estorcergli un pagamento.
Coloro che gestivano il profilo dell’account sono stati portati immediatamente in tribunale, con l’accusa di estorsione e di diffamazione ovviamente. Nel frattempo anche Meta ha avuto modo di apprendere quanto successo, per poi intervenire repentinamente in modo tale da poter sospendere o Instagram delle persone che sono state chiamate all’appello. Come è continuata la vicenda dopo questo punto d’inizio?
Gli avvocati dei gestori del profilo Instagram, cioè quelli che hanno tentato di estorcere il denaro allo studente disabile, hanno richiamato Meta sul fatto che, con molta probabilità, abbia direttamente cancellato l’account. La notizia è emersa poiché non era più possibile ritrovarlo nonostante fosse stato detto che era stato semplicemente sospeso, mentre adesso sembra che sia stato propriamente rimosso dalla piattaforma. Potrebbe essere vero dato che è del tutto scomparso, seppur appaia strano che sia stata presa questa decisione.
Invece, ciò che non sanno è che la compagnia lo abbia direttamente disabilitato, cioè che non sarà possibile utilizzarlo in alcun modo se non al termine del processo. Questa decisione, come ripete Meta d’altronde, è stata presa per proteggere lo studente da quanto accaduto, aiutando il tribunale a proseguire con le dovute indagini da effettuare in merito. Ancora è molto difficile capire in che maniera si evolverà la faccenda, dunque c’è soltanto da attendere. Sino a quel momento vi suggeriamo di rimanere informati: potrebbero esserci dei risvolti da un momento all’altro.
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