Con un recente aggiornamento dei propri algoritmi, Instagram si scaglia contro gli utenti che repostano i contenuti di TikTok
Ormai qualche mese fa, Instagram ha deciso di integrare al proprio social network una nuova funzione: i Reels. Si tratta di brevi video verticali di massimo 30 secondi, con una sezione dedicata a scorrimento verticale. Il riferimento non può che essere a TikTok, vero e proprio fenomeno sociale esploso ormai più di un anno fa.
Una pratica che gli utenti hanno imparato ad utilizzare è quella del “freebooting“: repostare un video registrato su TikTok anche nei Reels di Instagram. Il che vuol dire, doppio del profitto con la metà del lavoro. Il social network di Zuckeberg si è accorto da tempo di questa strategia, e ha quindi deciso di agire di conseguenza con modifiche ai propri algoritmi.
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Instagram, la mossa anti repost di TikTok
Per evitare che gli utenti repostino i contenuti di TikTok nei Reels, Instagram ha deciso di apportare alcune modifiche ai propri algoritmi per individuare sin da subito i “furbetti” che applicano la pratica del “freebooting”. A riferirlo un portavoce del social network, che ha spiegato come con un’indagine abbia evidenziato un discontento degli utenti a causa dei propri contenuti che vengono riciclati senza il consenso su altre app. Ma non solo, anche strategicamente parlando per Instagram il freebooting è controproducente: si può parlare di una sorta di pubblicità gratuita a TikTok.
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I mini video pubblicati sulla piattaforma cinese, infatti, quando ricondivisi hanno un watermark con il logo dell’app e il nome dell’utente. La nuova campagna portata avanti da Instagram comprende anche alcuni avvisi su @creators, l’account dedicato proprio ai creatori di contenuti. Ora questi ultimi verranno sollecitati a pubblicare esclusivamente video originali e non disponibili su qualsiasi altra piattaforma. Possibile addirittura che i video freebootati da TikTok vengano rimossi direttamente dall’assistenza virtuale e dai bot che ogni giorno controllano ciò che viene pubblicato.