La testata giornalistica Wall Street Journal ha riportato un’indiscrezione secondo la quale Intel starebbe sviluppando un visore di realtà virtuale e che si fonda sulla tecnologia RealSense.
La realtà aumentata (in inglese augmented reality) è l’arricchimento della percezione sensoriale attraverso informazioni che vengono manipolate elettronicamente e rese percepibili all’essere umano, cosa che altrimenti non sarebbe possibile con i cinque sensi.
Gli elementi che rendono la realtà quotidiana “aumentata” possono essere percepiti tramite un dispositivo mobile, come ad esempio uno smartphone o un tablet, oppure attraverso l’utilizzo di un PC dotato diuna videocamera o altri tipi di sensori, o ancora con l’uso di dispositivi indossabili, come ad esempio i visori digitali, gli auricolari o i guanti.
Si tratta di realtà aumentata anche quando le cosiddette “informazioni aggiuntive” consistono, invece, in una sottrazione di informazioni normalmente percepite dai sensi, allo scopo di presentare una determinata situazione in primo piano rispetto al resto, o più divertente.
La differenza tra realtà virtuale e realtà aumentata è dovuta al fatto che, mentre nell’ambito della realtà virtuale, o aumentata, le informazioni aggiunte (o sottratte) elettronicamente sono talmente preminenti che le percezioni naturali di alcuni dei cinque sensi umani non sembrano più presenti perché vengono sostituite da altre percezioni, nella realtà aumentata (AR), invece, le persone continua a percepire una realtà fisica comune, ma con l’aggiunta di ulteriori informazioni che sono prese dalla realtà stessa e manipolate elettronicamente.
Siccome la realtà virtuale e quella aumentata sono il campo di battaglia su cui i colossi digitali si affronteranno da oggi e nel prossimo futuro, naturalmente anche l’azienda USA leader della produzione di microprocessori, intende partecipare alla sfida; infatti il Wall Street Journal riporta che Intel sta lavorando con i suoi sviluppatori su “un visore indossabile per fornire esperienze di realtà aumentata”.
Il visore in questione sfrutterebbe la tecnologia RealSense di una fotocamera 3-D e questa componente differenziale renderebbe il dispositivo dell’azienda statunitense molto diverso dai prodotti della concorrenza, come ad esempio Gear Vr di Samsung o HoloLens di Microsoft, poiché consentirebbe agli utenti di muoversi nello spazio senza finire addosso agli oggetti reali del suo ambiente.
Intel ha già presentato in passato la telecamera 3D in occasione di alcuni eventi; essa è infatti presente anche nel tablet Dell Venue 8 7000.
La telecamera 3D RealSense consente di controllare le azioni in giochi ed applicazioni attraverso i gesti ed è in grado di rilevare la profondità, elemento fondamentale per offrire all’utente nuove esperienze.
L’obiettivo di Intel è quello di modificare ed utilizzare questa per rendere disponibile una realtà sia virtuale che aumentata, poiché attraverso un visore le informazioni, le immagini e altri elementi vengono sovrapposti al mondo reale.
La contrazione del mercato dei pc ha spinto anche Intel, alla pari degli altri grandi dell’Hi-Tech, ad espandere il suo business e la sua clientela in altri settori e, da produttore di processori, l’azienda USA è diventata un esponente del settore Internet delle Cose, producendo maker, droni e altri dispositivi digitali.
Probabilmente Intel non sarà una protagonista del settore; infatti potrebbe sviluppare un visore che sarebbe messo a disposizione di altre aziende digitali.
Il vicepresedente di RealSense e general manager del gruppo perceptual computing di Intel, Achin Bhowmik, non ha commentato le indiscrezioni della testata giornalistica americana, però ha precisato che l’azienda effettivamente sviluppa da tempo dispositivi come ad esempio i computer portatili, con lo scopo di portare i clienti ad acquistare ed utilizzare gli altri suoi prodotti e componenti.
Bhowmik spiega: “Dobbiamo costruire un’esperienza completa prima di poter convincere l’ecosistema”.
Secondo il manager, una piattaforma di realtà aumentata convincente darebbe ad Intel la possibilità di vendere, oltre ai chip, anche altri componenti indispensabili per l’utilizzo di questo genere di dispositivi.
Nel Wall Street Journal si legge che Intel ha acquisito 5 aziende che attualmente stanno lavorando allo sviluppo della realtà aumentata e che sta investendo ancora per acquisirne altre; la pagina del giornale riporta che “Nel giugno dello scorso anno, per esempio, (Intel) ha comprato Recon Instruments, i cui occhiali per appassionati di sport proiettano informazioni come mappe e distanze su un piccolo display vicino all’occhio destro di chi li indossa”. Pare che la Casa di Santa Corona abbia speso dai 300 ai 500 milioni di dollari in questo settore, mentre alcune voci parlano di un coinvolgimento dell’azienda statunitense nello sviluppo della piattaforma di Microsoft Hololens.
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