Intelligenza artificiale contro le contraffazioni: questa è in grado di riconoscere il prosecco autentico da quello contraffatto.
L’intelligenza artificiale sta entrando progressivamente in tutti i campi della nostra vita, e se in alcuni casi si corre il rischio di abusarne, in altri il suo uso è assolutamente positivo. Come nel caso della contraffazione del Made in Italy: si può usare anche per distinguere il prosecco autentico da quello contraffatto!
La qualità del Made in Italy è riconosciuta in tutto il mondo, e i nostri prodotti sono apprezzati sia all’interno dei nostri confini che al di fuori. Il Made in Italy è un marchio che garantisce qualità, sicurezza e filiera controllata, e una realtà che va protetta. Proprio per questo si è deciso di sfruttare l’intelligenza artificiale, e nello specifico di applicarla al riconoscimento delle contraffazioni nei prosecchi. Questo vino frizzante è uno dei più amati dagli italiani, nonchè uno dei prodotti di punta del Made in Italy all’estero.
Un accordo tra Microsoft Italia e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato punta all’avviamento di una collaborazione strategica per proteggere il nostro prosecco dalla contraffazione, sfruttando l’intelligenza artificiale. Il progetto intende sviluppare programmi di intelligenza artificiale in grado di riconoscere l’autenticità italiana e distinguerla dalle contraffazioni che minacciano il settore, sia nei confini nazionali che su scala mondiale.
L’intelligenza artificiale fa già parte del nostro quotidiano, e man mano che passa il tempo si trovano sempre nuove applicazioni per le sue potenzialità. Quella che andrà a riconoscere il prosecco autentico è una di quelle, e promette grandi cose.
Si svilupperà, secondo l’accordo, un assistente virtuale che si basa sull’IA di Azure OpenAI e Microsoft Copilot, il quale avrà le integrazioni dei modelli proprietari dell’IPZS, e dovrà verificare l’autenticità dei prodotti e analizzare i dati relativi alla tracciabilità. Rientra nel progetto generale anche quello con il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, che prevede un chatbot chiamato Brand Protection Assistant, il quale darà informazioni dettagliate sui singoli prodotti, verificherà le etichette e chiarirà la provenienza del prodotto, le sue caratteristiche principali e i suoi abbinamenti migliori.
L’intelligenza artificiale si userà non solo per garantire sicurezza dal lato utente e per spiegare il prodotto ed esaltarne la qualità, ma anche dal lato azienda per aumentare l’efficienza operativa e ridurre i costi di produzione. In questo modo la tecnologia si potrà sfruttare per migliorare le prestazioni e la qualità del prodotto finale, per tutelare le eccellenze italiane nel mondo e per proteggere il Made in Italy dalle contraffazioni, che mettono a rischio la nostra filiera a livello globale.
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