Sta per arrivare una vera e propria rivoluzione per internet, una svolta epocale che salverà le vite di molti utenti. Grazie a questo sistema, in pochi secondi si riuscirà a scaricare praticamente tutto. Ecco di cosa si tratta
Avere una connessione ad internet performante è diventato al giorno d’oggi fondamentale. Che sia per lavoro o semplicemente per svago, praticamente chiunque ha in casa una rete Wi-Fi che sia in grado di adempiere ad ogni bisogno. Senza dimenticare la didattica a distanza, un tema che sta tenendo banco nonostante l’emergenza Covid sia meno pressante dei mesi scorsi.
Un altro importante tema da affrontare è quello riguardante la scarsa copertura in determinate zone. Anche in Italia, dove ci sono territori nei quali la fibra ottica è ancora un’utopia. Portando a gravi disservizi, sia a livello di fruizione di servizi che di download. Proprio su quest’ultimo punto, però, potrebbe esserci una soluzione che ha sapore di svolta. Ecco di cosa si tratta.
Se avete problemi con la velocità della vostra connessione ad internet, sappiate che potrebbe esserci una soluzione pazzesca e che vi cambierà la vita. Se ne sta parlando parecchio in queste ultime settimane, con la speranza che nei prossimi mesi possa diventare realtà e portare a benefici immediati per tutti. Entrando più nello specifico, uno speciale chip è stato in grado di stabilire un record per la trasmissione del traffico internet. Si parla di ben 1,84 petabit di dati al secondo, raggiunti grazie ad un cavo in fibra ottica. Il tutto sfruttando la suddivisione dello spettro dei colori in pacchetti distinti.
Il progetto è stato realizzato da Sbjorn Arvad Jorgensen dell’Università della Danimarca a Copenaghen, insieme al suo team di colleghi. La tecnologia in questione riesce a costruire componenti ottici sui chip dei PC, così da dividere un flusso di dati in migliaia di canali. Per poi ritrasmetterli in una volta sola, senza alcuna interruzione. Per avere una prova tangibile delle sue potenzialità, con un test sono state scaricate 230 milioni di fotografie in un secondo. Sono ben 37 le sezioni nelle quali viene suddiviso il flusso dei dati, ognuna delle quali è collegata ad un nucleo separato della lunghezza di 7,9 km. “E’ una quantità incredibilmente grande di dati che stiamo inviando, su meno di un millimetro quadrato. Questo dimostra solo che possiamo andare molto più in là di quanto non siamo oggi con le connessioni a internet” ha spiegato lo stesso Jorgensen.
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