A detta dell’amministratore delegato e fondatore di Huawei, iPhone 12 è il miglior smartphone 5G ad oggi in commercio. Il dirigente cinese loda comunque la qualità delle infrastrutture 5G del gigante di Shenzhen, presenti peraltro in gran parte delle principali città europee.
L’intera gamma iPhone 12 di Apple svetta sulla concorrenza se l’oggetto del contendere attiene alla connettività 5G. Parole e musica dell’amministratore delegato di Huawei, Ren Zhengfei, che ha rimarcato – invero senza troppi giri di parole – le potenzialità degli ultimi dispositivi realizzati dal gigante di Cupertino. “Quelli di Apple sono certamente i migliori smartphone 5G al mondo” è infatti il roboante commento del dirigente cinese, spesso e volentieri lusinghiero quando si parla dei prodotti realizzati dalla società di Tim Cook.
L’importante riconoscimento speso a beneficio degli avversari pare comunque più una occasione per suggellare la qualità delle infrastrutture realizzate dall’azienda cinese. “Applaudiamo i progressi compiuti da Apple con i suoi iPhone 12” – continua Zhengfei – “ma se gli ultimi smartphone iOS sono riusciti a raggiungere una velocità record di 1,8 Gbps in download, il merito va anche alle reti Huawei, le migliori per connettività 5G“.
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Huawei vuol costruire un ecosistema alla Apple
Non è la prima volta che Zhengfei si lascia andare in commenti positivi verso i dispositivi realizzati dal sodalizio di Cupertino. Emblematiche sono, in tal senso, le parole proferite un paio di anni fa dal fondatore di Huawei, che aveva ammesso di utilizzare un iPhone e addirittura di acquistarlo anche per la sua famiglia. Il dirigente cinese ha d’altronde da sempre ritenuto Apple un modello dal quale attingere preziosi suggerimenti, complice anche il ruolo di primo piano recitato dall’azienda americana nel settore tecnologico.
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Il punto nevralgico sul quale insiste il dirigente cinese è tuttavia l’ecosistema. “Apple ha parco dispositivi ben integrato e assortito ed è su questa base che ruoteranno le strategie a lungo termine di Huawei“. In effetti, tali dichiarazioni ben si sposano con quanto orchestrato dal gigante di Shenzhen nell’ultimo periodo, nel tentativo evidentissimo di superare gli effetti distorsivi provocati dal ban imposto dall’amministrazione Trump. L’inedita piattaforma HarmonyOS sta rapidamente affacciandosi quale terzo polo dei sistemi operativi mobile e lo store AppGallery continua ad abbracciare nuove applicazioni (l’ultima, in ordine di rilevanza, Immuni).