I nuovi iPhone 13 non avranno soltanto un notch più piccolo, ma metteranno soprattutto in mostra un sostanziale miglioramento al reparto fotografico, grazie all’inserimento su tutta la gamma di un componente mutuato dall’iPhone 12 Pro Max.
Un dettaglio legherà a doppio filo l’intera gamma iPhone 13 e l’attuale costosissimo iPhone 12 Pro Max: la stabilizzazione della fotocamera con tecnologia di spostamento del sensore. La notizia è stata rilanciata dall’esperto DigiTimes dopo le prime avvisaglie dello scorso febbraio e conferma in modo indissolubile quel che sarà – di concerto con il display, condito quest’anno dal notch a dimensioni ridotte – l’elemento maggiormente caratteristico dei prossimi smartphone di Apple.
Si tratta di un dettaglio di non poco conto, specie per i suoi risvolti marcatamente pratici: la tecnologia di stabilizzazione ottica sul sensore – resa possibile grazie all’inserimento di un apposito motore a bobina mobile (VCM) – permetterà infatti di migliorare (quantomeno sulla carta) gli scatti fotografici in tutte le condizioni d’illuminazione. Un vantaggio legato intrinsecamente allo speciale componente hardware, molto più leggero rispetto a quelli tradizionali e perciò in grado di assicurare una messa a fuoco ancor più rapida, precisa e morbida.
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Dietro alla notizia si addensa pure un’altra importante chiave di lettura: Apple ha deciso di rendere più economica – o forse sarebbe meglio dire “democratica” – una tecnologia allo stato attuale soltanto ad esclusivo appannaggio di iPhone 12 Pro Max, per inciso il modello più costoso della gamma di smartphone iOS in commercio. Venuto dunque meno quell’elemento di distinguo tra i vari dispositivi appartenenti all’interno della stessa line-up, il risultato sarà a dir poco lapalissiano: il miglioramento sostanziale delle performance fotografiche di qualsiasi variante dei nuovi iPhone, e perciò coinvolgendo anche la versione per così dire “d’ingresso”, che potrebbe stavolta non corrispondere al “Mini” se consideriamo lo scarso volume di vendite registrate finora.
Ricordiamo, a beneficio di una maggiore completezza, che fatta eccezione di iPhone 12 Pro Max, la restante sequela di dispositivi della “mela” è dotata di una tecnologia di stabilizzazione ottica sull’obiettivo, anziché sul sensore, in stretta coerenza con gli smartphone Android top di gamma in commercio. Quella della messa a fuoco direttamente sull’obiettivo è infatti una soluzione traslata su mobile soltanto lo scorso anno, dopo esser stata invece prerogativa distintiva delle macchine fotografiche.
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Come dicevamo in apertura di articolo, quello fotografico sarà dunque il comparto maggiormente potenziato da parte di Apple e lo dimostrano in quest’ottica anche i primi mockup anticipati dall’affidabile Unbox Therapy: benché l’aspetto estetico dei nuovi iPhone ricalchi quello dei modelli in commercio, i “meladevice” di prossima generazione faranno sfoggio di un gruppo fotocamere molto più sporgente rispetto alla serie iPhone 12, a conferma dell’utilizzo di sensori dimensionalmente più generosi e capaci di catturare meglio i dettagli.
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