Apple si è finalmente decisa: i nuovi iPhone 13 avranno un’importante funzione chiesta a gran voce dagli utenti.
Apple è pronta a prender in prestito una delle funzionalità più distintive degli smartphone Android con display OLED: la modalità always-on. Lo aveva invero già fatto con il lancio dell’Apple Watch Series 5, escludendo invece dalla partita il settore dei dispositivi mobili. E ora che i pannelli dei nuovi iPhone 13 – o quantomeno quelli dei modelli Pro – accoglieranno l’importante tecnologia LTPO, i tempi per un (a questo punto clamoroso) cambio di rotta sembrano esser finalmente maturi.
Il gigante di Cupertino vuol allinearsi alle migliori caratteristiche degli smartphone Android top di gamma e lo dimostra la profonda attenzione al display, sempre più spartiacque nella scelta dei consumatori: approderà finalmente il supporto alla frequenza di aggiornamento a 120Hz, ma soprattutto farà ingresso quella modalità always-on tanto desiderata (e in taluni casi anche invidiata) dagli aficionados della “mela”. Lo rivela l’affidabile Mark Gurman nella recente newsletter “Power On” e la credibilità della fonte è garanzia assoluta – per non dire quasi certezza – di veridicità.
E pensare che Tim Cook aveva più volte tacciato ambedue le peculiarità come estremamente nocive per l’autonomia degli iPhone, puntando invece forte sulla sostanza. Un paradosso? Giammai. A far cambiare idea al dirigente di Apple è quell’evoluzione tecnologica che ha permesso nell’ultimo anno di far approdare sul mercato i primi schermi con tecnologia LTPO. Una parolina probabilmente sconosciuta ai più ma che dovrebbe invece entrar nella testa dei potenziali acquirenti dei nuovi iPhone 13 Pro, in ragione dei suoi molteplici benefici: permette, detto in poche battute, di variare dinamicamente – in base alle esigenze d’uso – la frequenza di aggiornamento del display, assicurando una maggior efficienza energetica e un sostanziale risparmio di autonomia.
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I tre ingredienti segreti del nuovo iPhone 13
Tim Cook non aveva tutti i torti: l’always-on sempre attivo e il supporto al refresh rate sono due caratteristiche “mangia-batteria”. Hanno sì dei vantaggi estetici e funzionali, ma possono effettivamente comportare un impatto significativo nei consumi dello smartphone. Per inserirli senza far troppi danni, occorreva insomma un cambiamento importante. Che negli iPhone 13 chiamerà all’appello il notch più piccolo, l’utilizzo del processore Apple A15 Bionic e – con riguardo ai soli 13 Pro e 13 Pro Max – uno schermo LTPO.
L’implementazione della modalità always-on tornerà effettivamente utile in ragione dell’assenza del LED di notifica (altro storico elemento di differenziazione tra gli iPhone e gli smartphone Android): l’utente avrà infatti l’opportunità di guardare “al volo” l’ora, la percentuale della batteria e le notifiche delle app che supporteranno una tale modalità.
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C’è soltanto un dettaglio che la fonte non dice ma che può comunque esser ricavato implicitamente: quali iPhone includeranno l’always-on? Sebbene la tecnologia LTPO sarà prerogativa esclusiva della serie “Pro”, è probabile – se non addirittura certo – che una simile aggiunta (ricercabile più che altro nel comparto software) sarà estesa a beneficio di tutti gli smartphone Apple di nuova generazione. Altrettanto scontato è l’estensione anche appannaggio degli iPad 2022, ma questa è un’altra storia.