La scelta attendista non ha pagato, almeno finora. Più fortunati, o previdenti, quelli del volli fortissimamente volli l’iPhone 13. Già, chi l’ha ordinato subito, adesso può godere dei benefici figli di tutti quei miglioramenti lanciati da Cupertino (nuovi Melafonini e nuovi sistemi operativi); per gli altri, attendere prego.
Già, i tempi di consegna sono diventati inevitabilmente lunghi. Lunghissimi. Per la conferma basta dare uno sguardo a quanto scritto su Amazon. Questo il marketplace da foschi presagi. “Stiamo lavorando per renderlo nuovamente disponibile. Completa l’ordine e ti invieremo una email con la data di consegna non appena sarà disponibile”.
Per gli iPhone 13 adesso bisognerà aspettare. La seconda metà di ottobre per la versione standard del nuovo Melafonino standard, forse uno-due mesi per l’attesissimo iPhone 13 Pro, novembre per il mini, probabilmente un paio di mesi per il Pro Max.
Apple, ritmi da andamento lento: ci vogliono mesi per tornare a tempi di consegna accettabili
Ad oggi, un altro problema per chi vuole prendere gli ultimi gioielli di casa Apple, è dato dai tagli. C’è chi vorrebbe l’iPhone 13 Pro da 256 GB, ma dovrebbe accontentarsi di quello da 128 GB, per cui scegli di prendersi la versione standard, mettendo davanti l’archiviazione rispetto a una fotocamera nettamente superiore (nel Pro). Anche perché i 64 GB sono spariti e il Tera è una chimera. Anche sui colori, per molti una variabile decisiva, bisogna accontentarsi di quello che c’è a disposizione, perché il forte rischio è quello di aspettare mesi per l’amata colorazione.
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Se la richiesta continuerà a questi ritmi da andamento lento soltanto a cavallo tra ottobre e novembre i tempi di consegna potranno probabilmente tornare compatibili con una consegna pressoché immediata. La sensazione forte è che la ragion di stato di prendere quello che c’è dando priorità a delle specifiche davvero importanti, ha un peso maggiore rispetto a delle scelte di cuore.
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I miglioramenti di Apple sull’iPhone 13, sono di quelli davvero importanti. I nuovi iPhone sono un prodotto completo, lato hardware e software, solidi e concreti, pratici. I Pro e Max ricordano molto gli iPhone 12, che a loro volta non si discostavano molto dai primo iPhone con notch, ovvero gli iPhone X. Ma dal comparto fotografico arrivano davvero forti progressi, perché sono aumentate le dimensioni ma anche lo spessore, ben mascherato dai tre livelli su cui sono posti gli elementi: isola, cornice dell’obiettivo e vetro dell’obiettivo.
Il corpo fotografico posteriore più grande e sporgente, permette di alloggiare lenti di qualità superiore. Il display ad alto refresh rate, una caratteristica ormai imprescindibile sui top di gamma (e non solo) Android degli ultimi 2 anni, è divenuta urgente anche per Apple. La progressione dei SoC anno dopo anno ha portato a raggiungere quantità di potenza di calcolo talmente enormi da risultare persino eccessive rispetto alle reali necessità dell’utente e dello smartphone in sé. L’A15 Bionic ha alzato l’asticella, poco rispetto al suo predecessore, ma il miglioramento c’è. Meglio coglierlo subito.