Non soltanto fotocamere, notch più piccoli e display maggiormente qualitativi. Apple migliorerà i suoi iPhone 13 inserendo anche un’opzione assolutamente particolare.
La nuova serie iPhone 13 si fa sempre più vicina ed è naturale che le indiscrezioni continuino perciò a fioccare in rete a ritmo pressoché incessante, nel tentativo evidentissimo di chiarire quei dettagli ancora sconosciuti o comunque da confermare.
Sappiamo per certo che i prossimi smartphone Apple segneranno un importante salto generazionale rispetto ai modelli in commercio, sfoggiando novità e migliorie che abbracceranno vicendevolmente l’estetica e la scheda tecnica. Le aggiunte più significative coinvolgeranno tuttavia soltanto la serie Pro – basti pensare all’emblematica presenza del display LTPO con frequenza di aggiornamento a 120Hz – e questo è implicitamente confermato anche da alcuni dettagli emersi nelle scorse ore.
Come riportato infatti dalla redazione americana 9To5Mac, evidentemente in possesso di informazioni degne di nota e credibili, la serie iPhone 13 Pro includerà una nuova opzione di archiviazione, abbracciando quel quantitativo monstre di 1 terabyte già in predicato di esordire anche con gli scorsi modelli. Un raddoppio dello spazio disponibile (attualmente fermo al “palo” ai comunque ragguardevolissimi 512GB) per accontentare quei consumatori a caccia di giga residui.
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Una versione così ingente non potrà che esser circoscritta ai modelli più costosi e non ci stupiremmo se l’iPhone 13 Pro Max si staglierà come unica variante ad esser commercializzata anche nel formato da 1 terabyte. Il discorso poggia soprattutto sul versante economico, dal momento che una memoria di archiviazione di una tale capienza reca con sé costi di produzione certamente maggiori, comportando di conseguenza un notevole innalzamento dei listini. Estender insomma la disponibilità di 1 terabyte all’intera serie potrebbe comportare il rischio di una sovrapposizione – quantomeno in termini di listini commerciali – tra il modello base e quello Pro, rendendo invenduti certi modelli (statisticamente quelli con la maggiore archiviazione, complice l’incremento dei prezzi).
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Quella di Apple non sarà comunque una mossa isolata od inedita. Il gigante americano ha già introdotto l’opzione da 1 terabyte sui suoi iPad Pro, mentre il suo principale competitor – vale a dire Samsung – aveva introdotto nel 2019 un tale formato ad esclusivo beneficio dei Galaxy Note top di gamma commercializzati nel 2019.
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