iPhone 16e: il modem 5G Apple batte Qualcomm? Un test di velocità a Toronto mostra risultati sorprendenti. Scopri i dettagli e le implicazioni.
L’iPhone 16e, il modello “economico” della nuova gamma Apple, potrebbe nascondere un asso nella manica: un modem 5G progettato internamente che, in alcuni test, ha superato in velocità persino il chip Qualcomm Snapdragon X71 presente sull’iPhone 16 Pro Max. Una notizia che, se confermata su larga scala, potrebbe segnare un punto di svolta nella strategia di Apple e nel mercato dei modem per smartphone.
Da tempo, Apple punta a ridurre la sua dipendenza da fornitori esterni, progettando internamente un numero sempre maggiore di componenti per i suoi dispositivi. Il modem 5G è uno degli elementi chiave in questo piano, e l’iPhone 16e potrebbe essere il primo banco di prova per questa nuova strategia.
Secondo indiscrezioni, il modem “made in Apple”, denominato internamente C1, sarebbe stato inizialmente destinato solo all’iPhone 16e e al futuro iPhone 17 Air. L’idea era quella di testare e perfezionare la tecnologia su modelli meno costosi, per poi introdurla su tutta la linea “premium” a partire dall’iPhone 18 nel 2027.
Un recente video pubblicato dallo YouTuber Dave2D ha però sparigliato le carte. In un test di velocità effettuato a Toronto, Canada, utilizzando l’app Speedtest.net e la rete dell’operatore Bell, l’iPhone 16e con modem C1 ha fatto registrare una velocità di download di 213,84 Mbps, contro i 152,77 Mbps dell’iPhone 16 Pro Max con chip Qualcomm Snapdragon X71. Un risultato sorprendente, che vede il modem “fatto in casa” superare del 40% quello di un colosso del settore come Qualcomm.
È importante sottolineare che il modem C1 di Apple non supporta le reti 5G mmWave (onde millimetriche), le più veloci ma anche le meno diffuse. Il test, quindi, è stato effettuato su reti sub-6GHz 5G, le più comuni in molte aree, tra cui, probabilmente, quella del test.
Se il test fosse stato condotto in una zona coperta da rete mmWave, l’iPhone 16 Pro Max, con il suo modem Qualcomm, avrebbe potuto (in teoria) raggiungere velocità superiori.
Lo stesso Dave2D invita alla cautela nell’interpretare questi risultati. La velocità di una connessione dati dipende da molti fattori, oltre al modem: la congestione della rete, la distanza dalle antenne, la qualità del segnale, ecc.
Inoltre, il test è stato effettuato in un’area (Toronto) dove le torri cellulari sono molto diffuse, il che potrebbe aver favorito il modem C1. In zone con una copertura meno capillare, il chip Qualcomm potrebbe rivelarsi più performante.
Nonostante le limitazioni del test, il risultato ottenuto dall’iPhone 16e è significativo. Dimostra che Apple è sulla buona strada per realizzare un modem 5G competitivo, anche se non ancora all’altezza dei migliori chip Qualcomm in tutti gli scenari.
L’indipendenza da fornitori esterni permetterebbe ad Apple di avere un maggiore controllo sulla progettazione dei suoi dispositivi, di ottimizzare l’integrazione tra hardware e software e, potenzialmente, di ridurre i costi. La strada verso un iPhone completamente “made in Apple” è ancora lunga, ma il modem C1 rappresenta un passo importante in questa direzione.
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