Non tutti i modelli di iPhone annunciati dopo l’estate potrebbero essere equipaggiati con un pannello protettivo in vetro zaffiro.
Troppi difetti di produzione. Senza girarci attorno, Apple ha respinto gli chassis in metallo per iPhone 6 della taiwanese Catcher Technology.
Stando a quanto riportato da Digitimes, la scarsa attenzione ai dettagli mostrata da Catcher Technology avrebbe portato il colosso dell’hi-tech ad affidarsi per le scocche del suo prossimo melafonino ad altri fornitori più affermati, come Jabil e Foxconn.
I componenti contestati sembra abbiano mostrato delle imperfezioni nell’area di connessione tra le parti metalliche e quelle in plastica. Un problema probabilmente causato dal processo di anodizzazione utilizzato da Catcher Technology, che richiede almeno tre mesi per risultare infallibile. L’inconveniente costerà alla compagnia un netto calo dei profitti per il trimestre in corso. Con la Mela, insomma, non sono ammessi errori.
Prime informazioni ufficiose sul processore A8 sviluppato direttamente da Apple in esclusiva per il suo prossimoiPhone 6.
Come riporta il sito MacRumors, la CPU manterrà il supporto ai 64 bit e l’architettura quad-core, ma rispetto al modello precendente, l’A7, potrà vantare una frequenza di clock superiore ai 2 GHz – in linea con le velocità proposte dai principali competitor nelle fascia alta del mercato. La produzione del SoC verrà questa volta affidata in gran parte alla taiwanese TSMC, mentre il processo di realizzazione sarà a 20 nm e non a 28 nm.
La scelta della Mela di puntare nuovamente su un processore dual-core – in un comparto dove anche gli entry level vantano ormai chip quad-core – sembra giustificata dal grande lavoro di ottimizzazione con la piattaforma propietaria iOS svolto dagli ingegneri di Cupertino. Una strategia premiata ogni anno in termini di performance (e di vendite!), che ha dimostrato di essere in grado di tenere testa a molte soluzioni rivali sulla carta più potenti.
Il colosso Apple potrebbe tornare in grande stile sul mercato della telefonia mobile con il lancio dell’iPhone 6 nelle nuove varianti smartphone e phablet: parola di molti analisti del settore, che registrano già delle forti preoccupazioni da parte delle principali case produttrici concorrenti. Davvero singolare come situazione, tenendo conto che per ora gli iPhone in questione in realtà non hanno alcuna conferma e le caratteristiche trapelate finora sono ancora frutto di rumors e indiscrezioni difficilmente verificabili al 100%.
Non tutti i modelli di iPhone annunciati dopo l’estate potrebbero essere equipaggiati con un pannello protettivo in vetro zaffiro. Secondo una recente nota arrivata agli investitori di JPMorgan Securities, infatti, Apple non avrà probabilmente a disposizione abbastanza display in vetro zaffiro in tempo per il lancio del prossimo melafonino.
Stando sempre alla nota, almeno nei primi mesi, Apple riuscirà a contare in magazzino appena 10 milioni di pannelli in vetro zaffiro; una scorta evidentemente insufficiente per affrontare la domanda iniziale, anche se destinata ad aumentare già entro il periodo natalizio.
La soluzione escogitata dagli uomini marketing di Cupertino sarebbe quindi basata su un fattore prettamente economico: considerando che un pannello in vetro zaffiro costa circa quattro volte di più rispetto a quelli in Gorilla Glass, i nuovi schermi verrebbero utilizzati solo sugli iPhone 6 di fascia alta da 64 GB o, addirittura, solo su quelli inediti da 128 GB. Dove il margine di guadagno sul taglio della memoria cresce in maniera sensibile…