Vale la pena acquistare un iPhone 6 a pochi mesi o settimane dal lancio del suo successore 6S? In questo articolo alcune riflessioni sul dubbio amletico che a questo punto dell’anno può divorare anche i più convinti estimatori del mela
Passare o non passare ad iPhone 6? E’ la domanda che potrebbero porsi gli utenti arrivati in questo periodo dell’anno con la necessità di cambiare device e con in testa l’ultimo top di gamma di casa Apple. Aggiornarsi al nuovo iPhone entro poche settimane dal lancio è un must per i numerosi fan della Mela. Ma per quelli che invece scelgono di essere razionali con la tecnologia e di reinvestire solo quando il proprio dispositivo comincia a dare i primi segnali di invecchiamento, allora il discorso si fa decisamente più complesso: ne vale davvero la pena oppure è meglio lasciar trascorrere l’estate e attendere il modello 6S?
L’iPhone 6 e il suo fratello “quasi” gemello 6 Plus hanno indubbiamente rappresentato per Apple un passo in avanti più dal punto di vista del design piuttosto che per le qualità tecniche: nonostante il nuovo processore a 64 bit, la fotocamera da 8 Megapixel migliorata, il sistema Touch ID di seconda generazione e la connettività NFC per Apple Pay, ciò che ha conquistato maggiormente esperti e appassionati del settore sono state le particolari linee curve della scocca – con quel non so che di futuristico – e le dimensioni dei display Retina HD (da 4,7 pollici, nel caso del 6, e da 5,5 pollici, nel caso del 6 Plus), ora in grado di reggere il confronto multimediale con i recenti standard imposti dal mercato asiatico.
Escludendo il fattore estetico, se si considera in maniera molto pragmatica l’ottimo supporto ad iOS 8 da parte dei precedenti modelli 5, 5C e 5S, il display più grande non sembra giustificare una spesa da 700 euro. Ma c’è uno scoglio che chi ha avuto o possiede ancora un terminale mobile Apple sa che prima o poi, dopo qualche anno di utilizzo senza troppi pensieri, dovrà probabilmente affrontare: la memoria. Le memorie degli iPhone – è risaputo – non sono espandibili. Tradotto: col passare del tempo, avendo a che fare con quantità di dati sempre maggiori, non ci sarà più spazio sul dispositivo per nuove app, musica e foto. Con buona pace delle immagini in arrivo, ad esempio, da Whatsapp, che verranno prontamente bloccate dalla piattaforma. E’ proprio in questo frangente, forse, che il passaggio al nuovo iPhone diventa una necessità.
Per chi si trovasse quindi nella situazione di aver finito lo storage e di voler rimanere fedele alla Mela, il cambio con un iPhone 6, anche se a pochi mesi o settimane dall’arrivo del 6S, risulta comunque consigliato. Oltretutto questo potrebbe essere proprio il momento migliore per procedere all’acquisto: molti ipermercati, per fare concorrenza alle grandi catene di elettronica di consumo e per non rimanere con giacenze in magazzino quando sarà disponibile il prossimo modello, hanno deciso di applicare forti sconti ai melafonini. Presso alcuni brand della GDO è infatti attualmente possibile vedere esposti iPhone 6 da 64 GB al prezzo di 770 euro, contro i 789 euro dei negozi MediaWorld o gli 849 euro dei canali ufficiali Apple.
Infine, una regola implicita dalle parti di Cupertino che tutti gli indizi emersi finora darebbero per confermata: come tra l’iPhone 5 e il 5S, le differenze tra l’iPhone 6 e il suo successore pare saranno principalmente minuzie hardware (si parla di più RAM installata e di una capacità della batteria superiore, ndr). Con l’esperienza di utilizzo che dovrebbe pertanto rimanere simile…