Bruttissima esperienza per una ragazza di 17 anni, ustionata al volto in seguito alle fiamme divampate nella notte dal caricabatterie del suo iPhone. A scatenare l’incidente domestico lo smartphone in carica lasciato sopra una coperta.
Amie Hall, questo il nome della 17enne di Birmingham, racconta di aver collegato il suo iPhone al caricatore prima di andare a letto, lasciando il device sul letto. Prima di addormentarsi la brutta sorpresa: un principio di incendio, fortunatamente domato rapidamente, sulla coperta. L’episodio risale allo scorso 18 marzo e la ragazza, in seguito all’incidente, ha riportato delle ustioni al viso, fortunatamente non gravi.
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Le foto dell’accaduto sono state condivise dalla ragazza su Facebook, insieme a un messaggio che invita i suoi contatti a non lasciare lo smartphone in carica durante la notte. Partiamo dal presupposto che si tratta di un episodio estremamente raro, che non deve dunque spaventare gli utenti.
Caricabatterie iPhone prende fuoco nella notte: ustionata una ragazza
Apple ha intanto avviato delle indagini su quanto avvenuto, per capire al meglio le cause che hanno portato all’incendio. Le versioni tuttavia sembrerebbero essere discordanti al momento; la ragazza affermerebbe che sia l’alimentatore che il cavo sarebbero prodotti ufficiali Apple, secondo il Birmingham Mail invece solo il secondo sarebbe un accessorio originale, collegato a un accessorio commerciale di altro marchio.
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In attesa di capire cosa è accaduto, è bene ricordare in ogni caso le raccomandazioni della casa di Cupertino in fatto di ricarica dei suoi smartphone, accorgimenti ovviamente validi anche per i dispositivi di altri produttori. Evitare di effettuare la ricarica in ambienti umidi o poco ventilati, condizioni che potrebbero portare a un surriscaldamento eccessivo degli accessori o generare pericolose scintille.
Allo stesso modo è fondamentale, suggerisce sempre Apple, verificare periodicamente lo stato di salute dell’attrezzatura utilizzata, recandosi se necessario in un Apple Store o altro centro autorizzato. Un incidente simile si era già verificato con un iPhone X nel 2019, quando il suo proprietario riportò ustioni di secondo grado in seguito all’esplosione del telefono riposto in una tasta.
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Parliamo come detto di episodi rarissimi considerato il numero enorme di dispositivi in circolazione, spesso provocati da una condotta errata dei proprietari o dall’uso di accessori non certificati. Accessori sicuramente più economici di quelli ufficiali ma che, come abbiamo visto, in rari casi possono rivelarsi pericolosi.