Se ne parlava un anno fa, quando fu proprio Apple ad aprire alla possibilità di riparare un iPhone danneggiato, fai-da-te. Un programma che metteva a disposizione oltre duecento parti originali, comprensivi di strumenti, dal colosso di Cupertino direttamente al consumatore. Dalle parole ai fatti, il passo è breve.
Un anno dopo la Big Tech caloforniana lancia il nuovo servizio per gli iPhone 13 e gli iPhone SE, in primis, ma anche per le sue versioni precedenti con l’iPhone 12. I possessori di questi Melafonini potranno facilmente ordinare il “kit” di parti originali e strumenti, per risolvere i propri problemi, comodamente da casa, dall’Apple Self Service Repair Store e spedire le loro vecchie parti per il credito del negozio.
Il vantaggio c’è. Eccome. Si abbattono i costi, basti pensare che c’è anche un’opzione per noleggiare strumenti di riparazione per 49 dollari a settimana in modo da non dover acquistare attrezzature speciali per riparare il Melafonino.
L’officina di riparazione self-service ha display, batterie, altoparlanti, moduli fotocamera, alloggiamenti SIM e motori Taptic, oltre a una serie di pezzi di ricambio vari come bulloni e viti.
I prezzi sono concorrenziali, variano in tutta la gamma con un pacchetto di display per iPhone 13 (include display, kit di viti, adesivo e viti di sicurezza) a 269,95 euro, mentre un pacchetto di batteria di riserva costa 70,99 dollari. Spedire nel tuo vecchio display ti fa guadagnare 33,60 dollari di credito in negozio, mentre con una vecchia batteria avrai 24,15 dollari.
Apple fa notare che la riparazione self-service è “destinata a persone che hanno esperienza con le complessità della riparazione di dispositivi elettronici”. Il colosso di Cupertino specifica esplicitamente che la riparazione del telefono con parti del programma di riparazione self-service non invaliderà la garanzia, sebbene eventuali danni hardware che si verificano durante il processo di riparazione non saranno coperti.
Alcune riparazioni, come lo scambio di display, richiedono il software di configurazione del sistema per completare il processo di riparazione. In questo caso, gli utenti dovranno contattare il supporto del Self Service Repair Store tramite chat online o per telefono, per avviare il software di configurazione del sistema al fine di completare la procedura di riparazione. Apple afferma che il suo programma Self Repair alla fine coprirà i suoi Mac in silicone Apple e si espanderà in altre regioni con l’Europa menzionata specificamente per la fine dell’anno.
Per il momento il Apple Self Service Repair Store è un servizio prerogativa degli Stati Uniti, ma non sarà certo una sorpresa se in un futuro prossimo neanche poi così lontano, il fai-da-te sbarcherà in Europa, quindi anche in Italia.
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