La rimozione dei limiti di root dell’iPhone è nuovamente possibile dopo un lungo periodo di silenzio. Pronti a farne uso ancora una volta? Scopriamo cosa c’è da sapere prima di procedere.
Esistono degli accessi del nostro smartphone che sono bloccati ai semplici utenti, ma che possono essere resi disponibili attraverso dei processi specifici. Gli interventi da eseguire in merito non sono pochi, ma dal momento che portano ad alcuni benefici sbloccarli potrebbe rivelarsi essere una buona idea. Questo è il motivo del perché lo fanno tanti di noi in sostanza.
Gli utenti Android sono i primi a farlo per ottenere dei vantaggi non indifferenti. I permessi di root sono un esempio lampante, non a caso molti di noi ne vengono a conoscenza tramite delle guide particolari o dei video, eventualmente, che ci mostrano che cosa potremo avere una volta ricevuti gli accessi necessari. di solito che vengono eseguiti da persone esperte, perché toccare quello che non conosciamo potrebbe essere pericoloso.
Effettuare il jailbreak è facile, e non serve tempo per farlo
Ma anche Apple ha dei trucchetti da farci vedere, molto simili a quelli che offrirebbe Android. In questo caso vogliamo parlarvi di una vecchia impostazione che inizialmente era stata soppressa dalla Mela, e che ora, per una serie di coincidenze, è venuta a galla. Può piacerci come anche no, ma sta di fatto che se volessimo usare l’iPhone in un modo differente da quello che pensiamo, questa potrebbe essere l’occasione perfetta.
Si tratta della procedura jailbreak, usata da molti hacker in precedenza e adesso totalmente bloccata dalla Mela. Allo stato attuale, però, esisterebbe un sistema molto efficace grazie al quale sarebbe possibile superare le difese sia di iOS 15 che dell’ultima versione rilasciata. Lo scopo, non fraintendete l’argomento ovviamente, sarebbe quello di arrivare a personalizzare in maniera particolare lo smartphone di Apple. Potrebbero essere modificati anche altri file, ma ciò non permetterebbe di causare ingenti danni a nessuno in ogni caso.
In origine venne creato da un gruppo di hackers che sfruttavano la vulnerabilità checkm8, con cui è stato possibile accedere ad una serie di funzionalità incredibili. Nei cellulari più recenti chiaramente è stato risolto da tempo, ma nei dispositivi datati la Mela ha abbandonato l’idea di distribuire delle difese eccellenti poiché ritenuta una azione completamente inutile. I device presi in considerazione sono l’iPhone 8, l’iPhone 8 Plus, l’iPhone X, l’iPad 5, 6, 7 e anche iPad Pro di prima e seconda generazione. Se li avrete, potrete eseguirla senza problemi.