Stava ancora suonando, quando è stato ritrovato dopo tre giorni sott’acqua, nella zona di Blackfoot dell’Idaho, uno stato situato nella parte nord-occidentale degli Stati Uniti d’America, con capitale Boise. L’incredibile performance di un iPhone è da Guiness dei primati.
Tom Adams si è capovolto il suo kayak lo scorso 12 giugno 2021, perdendo chiavi, canna da pesca, il portafoglio e perfino il suo iPhone in acqua. Tre giorni dopo il fiore all’occhiello di Apple è stato ritrovato, merito della sua resistente incredibile e, anche, della durata della sua batteria.
Indistruttibile iPhone: “Quando l’hanno ritrovato era ancora acceso”
“Con grande stupore, era ancora acceso!“. Le prime parole di Tom Adams a East Idaho News. “Suonava, perché aveva ancora in promemoria l’allarme sveglia della domenica mattina“. Non è noto quale modello di iPhone fosse coinvolto, ma una squadra di subacquei lo ha recuperato insieme alle chiavi e alla canna da pesca di Adams. La brutta notizia, o forse il male minore, sembra, che il portafoglio non sia stato trovato. I sommozzatori provenivano dalla squadra di ricerca e soccorso della contea di Bingham, che ha eseguito l’operazione di recupero come parte di un’esercitazione pratica salvavita.
LEGGI ANCHE >>> Green Pass su WhatsApp? Macché, occhio alla nuova pericolosa truffa
“Usano opportunità come questa per esercitarsi e ottenere più tempo per le immersioni per prepararsi alle vere chiamate e agli eventi più importanti come il salvataggio“, ha continuato Adams. “Molti membri del team di immersione si sono incontrati alla rampa della barca, attrezzati. La mia caduta? Causata dalla corrente”.
LEGGI ANCHE >>> Volantino Trony, ultime ore per approfittare delle offerte sottocosto
Già, quella dello Snake River è forte. Molto forte. Toma Adams aveva perso le speranze una volta caduto nella acque del fiume nordamericano. Eppure il subacqueo Jack Lusk ha recuperato sia l’iPhone che le chiavi, nel tempo record di 20 minuti dall’inizio della ricerca.
“Io e la mia famiglia siamo incredibilmente grati alla squadra di ricerca e soccorso della contea di Bingham – rimarca Adams – ci hanno colpito tantissimo anche per queste esercitazioni, delle vere opportunità per salvare vite umane in seguito“. La storia di Adams è stata individuata per la prima volta da iMore. Nessun iPhone è classificato da Apple per sopravvivere sott’acqua per 72 ore in questo modo. Tuttavia, ogni iPhone lanciato dal 2016 ha sempre offerto almeno una protezione di alto livello contro i danni causati dall’acqua.
Chissà se l’iPhone 13 (o 12S, fa lo stesso) la cui uscita dovrebbe avvenire il 24 settembre sarà in grado di simili performance. Da diverse settimane si parla di alcune nuove feature che potrebbero incidere anche sul design: sembra abbastanza probabile infatti una notch di dimensioni inferiori rispetto ad oggi, mentre il modulo fotografico posteriore dovrebbe essere più ampio e spesso. Magari lo si testerà anche per sopravvivere in circostante che hanno fatto felice Toma Adams.