Il Tribunale di Milano contribuisce alla lotta contro la pirateria audiovisiva. La Sezione Specializzata, infatti, ha intimato al provider americano CloudFlare di cessare tutti i servizi resi in favore delle IPTV illegali e in particolare quello di hosting, Se CloudFlare non si fermerà, dovrà pagare una penale di 5.000 Euro per ogni giorno di inadempimento all’ordine del giudice.
Le IPTV illegali sono un fenomeno largamente diffuso in Italia, anche se ultimamente un po’ più contenuto, sia per i costi ampiamente economici sia per gli strumenti necessari: uno smart TV e il “pezzotto”. Il pezzotto è un particolare decoder che consente agli utenti di vedere i contenuti di TV a pagamento (vedi Sky, leggi Dazn, Netflix o Infinity) a un prezzo molto inferiore rispetto agli abbonamenti originali. In Italia si contano oltre 2 milioni di utenti che utilizzano le IPTV illegali (acronimo di Internet Protocol TV), quel protocollo che consente la trasmissione di canali televisivi attraverso internet.
Con i provvedimenti del 12 e 15 febbraio 2021, il Tribunale di Milano ha altresì disposto l’ordine a carico del provider Google Ireland Ltd di depositare in giudizio le informazioni che consentano l’identificazione dei destinatari dei propri servizi.
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“L’obiettivo finale che ci siamo posti è l’azzeramento delle trasmissioni illecite, a tutela del nostro prodotto, dei licenziatari e del consumatore che si abbona ai servizi pay perché l’industria del calcio non può tollerare questo sottobosco malavitoso che drena risorse al sistema”.
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Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A, ammicca alla sentenza del Tribunale di Milano, che di fatto conferma gli ordini emessi in sede cautelare nei confronti degli hosting citati in giudizio.
“I recenti provvedimenti ci confermano che stiamo agendo nella giusta direzione – rimarca – e, grazie alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine, abbiamo raggiunto risultati che nessun’altra Lega di calcio in Europa è riuscita ad ottenere negli ultimi mesi”.
Già lo scorso novembre la Guardia di Finanza e la Polizia delle Telecomunicazioni aveva condotto un’operazione contro le IPTV illegali, soprannominata Perfect Storm, andata alla grande: agendo in 19 Paesi, sono stati oscurati 5.500 siti pirata, piattaforme e canali Telegram, con multe per i clienti fino a 25.800 euro. La lotta alle IPTV illegali, continua.
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