Sulla ISS gli astronauti hanno effettuato il primo raccolto agricolo spaziale. Si tratta di una pianta di lattuga cresciuta e germogliata nella ISS.
Secondo quanto riferito dagli astronauti, l’insalata di tipo lattuga romana cresciuto a bordo dall’astronave avrebbe un buon sapore.
La coltivazione spaziale rappresenta uno dei punti chiave per lo sviluppo delle future missioni spaziali.
Disporre di piante a bordo della ISS o delle future astronavi a lungo raggio, permetterà da una parte di fornire cibo fresco, migliorando la qualità della vita all’interno dall’astronave, dall’altra di generare e riciclare ossigeno e liquami, oggi invece stoccati ed espulsi.
Il riciclo per esempio dell’urina cosi come dei liquami spaziali, permetterebbe di recuperare acqua trasformando un rifiuto in una risorsa.
Al tempo stesso, la fotosintesi delle piante permetterebbe di riciclare l’anidride carbonica, apportando ossigeno a costo zero, che rappresenta uno dei principali problemi laddove l’ossigeno non esiste.
Jaxa, L’agenzia spaziale giapponese ha confermato la buona riuscita del lancio del vettore Htv-5 Kounotori 5 dallo spacedrome di Tanegashima Space Center.
Tra meno di 5 giorni, le quasi 5 tonnellate di rifornimenti arriveranno presso la stazione spaziale ISS.
Oltre ai classici rifornimenti, ovvero acqua, cibo e ossigeno, il cargo trasporta anche la strumentazione del Calet, il Calorimetric Electron Telescope, per analizzare e studiare la radiazione cosmica, un nuovo tassello per comprendere al meglio l’Universo e la sua formazione.
Dopo gli ultimi flop, questa volta il cargo Progress è partito a bordo del lanciatore Soyuz-U, con partenza positiva e attracco previsto tra 2 giorni. Dopo i tanti insuccessi, questa volta il prezioso carico è stato affidato al vecchio ma sempre affidabile vettore russo che ormai da 50 anni garantisce le consegne spaziali.
Questa volta, i rifornimenti alla ISS, la stazione spaziale orbitante, arriveranno in tempo.In passato, come ricorderete, proprio un errore di lancio dello scorso 28 aprile, costrinse gli astronauti ad un ulteriore mese di permanenza nella stazione orbitale.
Dopo i disastrosi lanci dei precedenti carghi, con due su tre andati perduti, questa volta il prezioso carico di rifornimenti ha lasciato l’atmosfera terrestre tramite il razzo russo Soyuz U dopo otto minuti e 49 secondi. Ora, dopo 34 orbite complete per attendere il momento propizio per partire, il cargo dovrebbe giungere a destinazione senza problemi.
Il rifornimento è partito dalla stazione di Baikonur, in Kazakhstan e dovrebbe giungere a destinazione domani 5 luglio.
In precedenza, il lanciatore Falcon X e Antares, entrambi americani, avevano fallito la consegna.
Space X, società che produce e gestisce i lanciatori Falcon X, sta studiando un sistema per rendere meno complessi e più economici i rifornimenti che, come accaduto in questo periodo, rappresentano una grande incognita oltre che un costo enorme da sostenere.
Due lanci su tre sono andati perduti e con loro, milioni di dollari tra vettori, cargo e rifornimenti.
Il prossimo lancio di rifornimento è previsto per Agosto, tramite la navetta giapponese HTV.
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