I dati pubblicati da Eurostato rivelano un’inaspettata verità sul rapporto tra gli italiani e i social media: in Europa, potremmo non essere così dipendenti come sembra.
Pensavamo di essere un popolo di irrecuperabili social-dipendenti, di commentatori e di pubblicatori di selfie: tuttavia, i dati Eurostat riportati nel Regional Yearbook – 2021 Edition lo smentiscono. Gli italiani sono gli ultimi in Europa nell’uso di Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e altre piattafome di social media.
Soltanto il 48% della popolazione ne fa uso, una percentuale nettamente inferiore rispetto al tasso medio di utilizzo dei social network in Europa – il 57%.
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Ultimi in Europa per l’uso di social media: il perché del divario
Nel periodo 2015-2020, la partecipazione dei giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni al fenomeno social media è rimasto quasi invariato (87%). È raddoppiata invece la percentuale di ultra 65enni che hanno profili social e li usano. I primi posti di questa classifica sono occupati da Islanda, Norvegia e Danimarca, rispettivamente al 94%, 88% e 85%.
I motivi di questo divario così ampio sono in parte imputabili alla scarsa o inesistente connessione a Internet nelle regioni più remote del paese, al Sud e nelle isole, dove gli investimenti nelle infrastrutture non sono sufficienti per garantire la qualità della connessione al Web, mobile o fissa che sia.
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L’accesso ad Internet veloce ed affidabile è il primo presupposto per beneficiare delle delle tecnologie e delle innovazioni digitali, e le mancanza di reti adatte influisce molto sull’inclusione delle popolazioni nelle attività online. Da qui le differenze sostanziali anche tra le diverse regioni italiane ed il fatto che il nostro Paese, curiosamente, si trova superato dalla Turchia, notoriamente non molto amichevole verso i social network.