Il fondatore della piattaforma di microblogging più utilizzata al mondo lascia con effetto immediato la poltrona di CEO all’ex CTO Parag Agrawal.
Finisce un’era in casa Twitter. Jack Dorsey, co-fondatore e ai vertici della società dal 2006, ha confermato i rumors diffusi un giorno fa da CNBC e ha ufficializzato il suo addio. Con effetto immediato, il 45enne laureato ad Harvard cede la poltrona di CEO a Parag Agrawal, che a sua volta lascia il ruolo di Chief Technology Officer dopo circa tre anni. L’avvicendamento è stato confermato dalla società. Sarà invece Bret Taylor a presiedere il board direttivo.
Dorsey ha voluto comunicare pubblicamente le sue intenzioni tramite un post su Twitter. Ha puntualizzato che la decisione è stata dettata unicamente dalla consapevolezza personale di voler tagliare il cordone ombelicale tra il social media e il suo fondatore, per il bene della stessa società. Parole di circostanza? Probabile, considerato quanto riportato inizialmente dalla prestigiosa testata statunitense che ha anticipato la notizia.
Dorsey spiega il perché del suo addio
not sure anyone has heard but,
I resigned from Twitter pic.twitter.com/G5tUkSSxkl
— jack⚡️ (@jack) November 29, 2021
“Dopo quasi sedici anni nella nostra compagnia […] ho deciso che è finalmente arrivato il momento di separarci. Voglio che sappiate che questa decisione è solo mia“, così Jack Dorsey nell’incipit della nota pubblicata su Twitter per spiegare l’addio. “Twitter è pronto a voltare pagina e lasciarsi alle spalle il suo fondatore – si legge ancora -. La prima ragione per cui penso che questa sia una buona idea, è il fatto che Parag (Agrawal, ndr) sia il nuovo CEO. Ha una conoscenza profonda dell’azienda e delle sue necessità. È una persona curiosa, razionale, creativa, esigente, consapevole e umile. In lui ho una fiducia incondizionata“.
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Al di là delle prevedibili dichiarazioni di facciata, tuttavia, aleggiano i contrasti in seno al board of directors ventilati da CNBC. In particolare il Fondo Elliot sarebbe da tempo critico nei confronti della leadership del CEO, colpevole secondo l’azionista di tenere il piede in due staffe: oltre a Twitter, c’è Square, altra società fondata sempre dallo stesso Dorsey.
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L’ormai ex numero uno di Twitter ha spiegato che resterà nel board fino a fine mandato (“circa fino a maggio”), assicurando pertanto un passaggio di consegne graduale che permetterà ad Agrawal e Taylor una transizione più tranquilla. La carriera del nuovo CEO in Twitter è iniziata nel 2011, partendo dal comparto pubblicità. CTO dal 2017, Agrawal è tra i responsabili dell’integrazione dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning all’interno dei processi e delle operazioni di Twitter, e nutre uno spiccato interesse nei confronti del Web 3.0, una Internet poggiata sulla tecnologia della Blockchain, sempre più decentrata e – se vogliamo – ancora più personalizzabile.