Jack Dorsey, co-fondatore e CEO di Twitter, si schiera contro il controllo di Wall Street sulle criptovalute: “non c’è più bisogno delle banche“, bitcoin deve restare per tutti.
Alla Bitcoin 2021 Conference tenutasi il 4 e il 5 giugno ha partecipato anche l’amministratore delegato e co-fondatore di Twitter e Square, Jack Dorsey, che è intervenuto con una forte dichiarazione contro Wall Street: farà tutto il possibile per assicurarsi che il Bitcoin resti accessibile a tutti, ha affermato. Grazie alla criptovaluta “non c’è più bisogno di banche“, ed ha rivelato che la sua fiducia nella criptovaluta è tale da indirizzare il suo lavoro verso lo sviluppo dei vantaggi che può offrire alla società.
“Il Bitcoin cambia assolutamente tutto”, ha continuato: “Non penso che ci sia nulla di più importante su cui lavorare nella mia vita.” Square, l’azienda di servizi finanziari fondata da Dorsey nel 2009, ha investito in Bitcoin per la prima volta ad ottobre, per poi aggiungere 170 milioni di dollari al suo bilancio a febbrario. Ora, si sta valutando l’implementazione di un “hardware wallet” per il Bitcoin, un vero e proprio dispositivo per depositare criptovalute anche senza connessione ad Internet.
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Bitcoin, Jack Dorsey punta sull’accessibilità degli investimenti
Ending this March 21st
Will immediately convert proceeds to #Bitcoin
And send to @GiveDirectly Africa Response
— jack (@jack) March 9, 2021
Dorsey vede nel Bitcoin una risorsa per la creazione di infrastutture del mercato finanziario più inclusive ed accessibili per le comunità scarsamente servite, una potenzialità che sarebbe facilmente annullata dall’intervento di Wall Street; inoltre, potrebbe costituire uno strumento di protezione contro la svalutazione monetaria e velocizzare il trasferimento internazionale di fondi.
Il sostegno di Jack Dorsey al Bitcoin non è una rivelazione recente: lo scorso marzo ha venduto il suo primo tweet come NFT per 2.9 milioni di dollari, e convertito il ricavato in Bitcoin per donarlo in beneficienza ad un fondo di soccorso Covid-19 in Africa tramite l’organizzazione GiveDirectly, che distribuisce le donazioni in contanti alle popolazioni che vivono in povertà.
“Qualunque cosa possa fare, qualunque cosa le mie aziende possano fare per rendere il Bitcoin più accessibile a tutti è quello che farò per il resto della mia vita“: una dichiarazione forte, che spiega l’opposizione altrettanto intensa al controllo delle banche e al rischio che la criptovaluta possa essere tenuta lontana dalla maggioranza della popolazione mondiale, nella torre d’avorio di Wall Street.
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