Da mesi, se non addirittura da anni, il nome di BlackBerry viene insistentemente inserito in quella ristretta lista di compagnie che potrebbero essere acquisite da dirette concorrenti asiatiche.
Da mesi, se non addirittura da anni, il nome di BlackBerry viene insistentemente inserito in quella ristretta lista di compagnie che potrebbero essere acquisite da dirette concorrenti asiatiche. HTC, Samsung, Lenovo… Ultimamente le ipotesi si sono sprecate!
Ma c’è un accordo tra la casa di Waterloo e i suoi partner nelle istituzioni che non permetterebbe operazioni con questi interlocutori. Lo ha rivelato lo stesso ceo di BlackBerry John Chen in una recente intervista a Bloomberg TV: “Probabilmente non possiamo essere acquistati da un gruppo asiatico. Dove i nostri prodotti sono più presenti è nei governi e nelle agenzie governative dei paesi chiamati anche Five Eyes. Sono paesi che condividono l’intelligence. Penso che ci potrebbero essere diversi problemi normativi e diverse preoccupazioni a tal proposito – ha spiegato –. Non ho nessuna offerta di acquisto e preferirei creare valore prima di contemplare una possibile vendita”, ha quindi precisato il manager.
Il programma Five Eyes è stato reso noto all’opinione pubblica in seguito allo scandalo NSA. In sostanza, si tratta di un patto di cooperazione per i servizi di intelligence fra Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda e Australia.