Anche la Cina punta alla Luna. La China National Space Administration vuole installare una prima base lunare ben prima del previsto
Una nuova missione spaziale, che questa volta vede la Cina avere il ruolo di protagonista. La China National Space Administration ha di recente svelato le proprie carte, presentando il piano International Lunar Research Station (ILRS). Una vera e propria stazione lunare, che rappresenterebbe un grande passo nella corsa internazionale alla conquista dello spazio.
Ci sono già diversi progetti attuati e altri messi in cantiere per i prossimi mesi, ma qualcosa si sta iniziando a muovere in maniera seria. Per fare un esempio, il Paese asiatico ha già fatto partire la costruzione di un’astronave grande alcuni chilometri per missioni a lungo termine. Entro il 2023 dovrebbe poi essere ultimata la Tiangong 3, stazione modulare destinata a missioni scientifiche.
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La Cina vuole installare una stazione lunare entro il 2030
Un nuovo importante passo verso la conquista dello spazio. La China National Space Administration vuole rendere attiva la sua prima base lunare già dal 2030, probabilmente insieme alla Russia. “La International Lunar Research Station aprirà le porte alla colonizzazione del satellite, ed essere utilizzata come trampolino di lancio per facilitare le missioni nel sistema solare” hanno spiegato gli esperti. Una prima fase del progetto prevede la prototipazione, l’esplorazione e la ricognizione di locazioni adatte alla costruzione della base. Verranno poi organizzate alcune missioni specifiche, destinate alla realizzazione di infrastrutture per ospitare postazioni di comando, energia e telecomunicazioni.
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Si passa poi alla fase dedicata all’installazione di strutture per l’osservazione astronomica e terrestre, che comprenderà anche l’esplorazione lunare, la verifica della tecnologia e la manutenzione dei moduli. Si parla anche della realizzazione di veri e propri edifici, con la regolite lunare. Il materiale dovrebbe minimizzare i costi e facilitare le varie operazioni edili. Inoltre, quest’ultimo avrebbe capacità di schermare le radiazioni, oltre ad avere una buona trasmissibilità termica. Se tutto dovesse andare come da programma, entro il 2036 l’International Lunar Research Station sarà pienamente operativa.