Se addirittura Google mette un freno alle assunzioni, anche se solo per un periodo di due settimane, evidentemente un problema c’è ed è reale. Apple e Netflix a loro volta hanno fermato le assunzioni, la seconda ha addirittura annunciato la crisi del primo semestre anche con una serie di riduzioni del personale. La crisi esiste, ed è reale.
A dare la notizia è stata Bloomberg, che ha raccolto i dati di tutte le Big Tech ed ha riportato la news diffondendola per tutto il settore, rivelando anche nel dettaglio le strategie che le varie aziende hanno deciso di intraprendere per fare fronte alla crisi.
Google in particolare ha annunciato ai suoi dipendenti il blocco delle assunzioni per due settimane tramite una lettera del vice presidente della compagnia, il quale ha avvisato che le proposte già fatte a papabili nuovi impiegati rimarranno valide, ma che non ci sarebbe stata alcuna nuova proposta per le successive due settimane.
La recessione colpisce sia Apple che Google
«Utilizzeremo questo tempo per rivedere le nostre esigenze di organico e allinearci su una nuova serie di richieste di personale prioritarie per i prossimi tre mesi», ha dichiarato Prabhakar Raghavan, vice presidente senior di Google, nella lettera che ha inviato a tutti i dipendenti per spiegare come è la situazione.
A inizio luglio era già stato inviato un messaggio a tutti i dipendenti da parte del Ceo Sundar Pichai il quale aveva comunicato l’assunzione di 10 mila persone in organico solo nel secondo quarto del 2022.
Dunque ci sono aziende come Apple e Google che hanno deciso di mettere un freno alle nuove assunzioni per cercare di tenere botta e fare fronte alla recessione, mentre altre si sono trovate costrette a ridurre il personale perché la crisi ha purtroppo intaccato le “casse” aziendali al punto che si sta rendendo necessaria la riduzione del personale.
Anche Tesla si è trovata costretta a comunicare al personale una possibile, anzi probabile, riduzione del personale. L’annuncio è avvenuto per mano del CEO Elon Musk, il quale ha parlato con i dirigenti annunciando di avere una «bruttissima sensazione» sull’economia e di prepararsi a una riduzione dell’organico del 10% per un «eccesso di personale in molte aree».
Questo annuncio è stato però seguito dalla rassicurazione che nel prossimo anno ci sarà in ogni caso un nuovo aumento del numero di impiegati della compagnia.