Nel rapporto che riguarda la trasparenza di Google, aggiornato martedì 15 marzo, si rileva che il 77% del traffico gestito da Google viene protetto; in questa percentuale, però, non è compreso il traffico di YouTube.
La società con sede a Mountain View ha dichiarato che il suo obiettivo è di raggiungere il 100% di protezione delle richieste ai propri server e su tutti i suoi prodotti e servizi, anche se non ha specificato entro quanto tempo ha intenzione di realizzare il suo scopo.
La crittografia è un vocabolo che ha origine dall’unione di due parole greche che significano “nascosto” e “scrittura”; la crittografia riguarda i metodi che vengono utilizzati al fine di proteggere le richieste che un dispositivo connesso in rete effettua, al fine di rimanere occultato ed inaccessibile a chi non è autorizzato.
Questo sistema è come la combinazione di una cassaforte, o di certe serrature utilizzate in passato per proteggere le informazioni cartacee.Tramite la crittografia le informazioni vengono codificate e convertite in un formato incomprensibile; per essere successivamente decodificate e tornare ad essere convertite in un formato comprensibile a chi legge, è necessario utilizzare una chiave.
Nel caso particolare della crittografia che avviene nei dispositivi, il codice viene decifrato con un PIN che decodifica le informazioni, oppure tramite un algoritmo complesso che contiene precise istruzioni impartite da un programma o un dispositivo.
Il 100 per cento del traffico in Gmail viene protetto con HTTPS dal mese di marzo 2014; il programma HTTPS è un sistema che consente al browser, o ad un’applicazione, di connettersi in modo sicuro ad un sito web, in modo da garantire trasferimenti riservati di dati in rete da uno smartphone o tablet, o altro dispositivo digitale, verso un server ricevente che accoglie la richiesta.
Nel rapporto sulla trasparenza di Google la società ha spiegato che il sistema HTTPS “si basa su crittografia SSL o TLS per proteggere la connessione” offrendo protezione contro “intercettazioni, attacchi man-in-the-middle, e dirottatori che tentano di violare un sito web di fiducia.”
Il motore di ricerca statunitense ha dichiarato di essere al lavoro per implementare HTTPS in tutti i loro servizi ed assicura: “Continuiamo a lavorare attraverso le barriere tecniche che rendono più difficile supportare la crittografia su alcuni dei nostri prodotti.”
Da un’analisi dei singoli prodotti e servizi di Google emerge che viene crittografato con il sistema HTTPS:
Google spiega che le percentuali di crittografia variano a seconda del Paese, “a causa di una serie di fattori, tra cui i tipi di dispositivi in ​​uso in quel paese, così come la disponibilità di software in grado di supportare il moderno TLS”.
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