Infarti, ictus e malattie derivanti da intoppi nel nostro organismo stanno per diventare passato: con le nuove tecnologie digitali e robotiche si può ritardare la morte umana e farci vivere più a lungo e più sani. Vediamo come è possibile.
Quando si ha uno stile di vita poco sano, un’alimentazione sregolata e pessime abitudini quotidiane, il corpo ne risente e ciò a lungo andare può provocare intoppi nel nostro organismo, tali da generare malattie e infarti fulminanti. Il nostro organismo è una macchina perfetta, come già sappiamo, ma questa macchina può avere incidenti che possono farla fermare per sempre.
Negli ultimi anni, le tecnologie in campo medico e farmaceutico stanno facendo passi da gigante, raggiungendo risultati che solo qualche anno fa erano fantascienza pura. Oggi, prevenire un infarto o un ictus con l’aiuto di piccoli robot posizionati nelle nostre vene che eliminano le placche che le ostruiscono, è possibile. La tecnologia quindi può aiutarci a ritardare la morte e a farci vivere più sani. Vediamo come.
I nanorobot e tecnologie per combattere la morte
Sono tante le innovazioni che la tecnologia ha apportato alla nostra vita di tutti i giorni, ma le più straordinarie riguardano proprio l’ambito medico-sanitario. Esistono oggi alcuni nanorobot che, inseriti nel nostro organismo, lo ripuliscono dalle placche che si formano e che creano il rischio di ostruzioni delle arterie che portano sangue al cuore e ossigeno ai tessuti. In questo modo, si possono azzerare i rischi di infarto e ictus, prolungando di molto le nostre aspettative di vita.
Vivere più a lungo e più sani è quindi oggi una realtà sempre più concreta. Azzerando o riducendo la percentuale di malattie e patologie cardiovascolari, l’essere umano avrà una prospettiva di vita più lunga e uno stile di vita più salutare. Ma non sono solo queste malattie che la tecnologia può prevenire e ridurre: vediamo quali altre si possono contrastare.
Nuova vita per tessuti e organi interni
Capita spesso, soprattutto negli adulti di età avanzata, che ossa e legamenti si consumino fino a compromettere il movimento dei nostri arti, impedendo il normale svolgimento delle attività quotidiane. Uno studioso dell’Università di Harvard sta progettando, con l’aiuto delle nuove tecnologie, una tecnica che previene il consumo dei legamenti del ginocchio.
Inserendo una spugna a forma di clessidra imbevuta di sangue e cellule staminali reattive tra i lembi di tessuto lacerati, è possibile rigenerare quelle parti consunte e fare in modo che si ricolleghino in modo naturale, senza intervenire in modo chirurgico. La chirurgia è una tecnica di intervento invasiva per i pazienti e che prevede una serie di complicanze e un periodo di riabilitazione lungo e doloroso. Con le tecnologie avanzate si può finalmente trovare una soluzione rapida e molto meno invasiva.
Niente più attese per trapianto di organi
Il segreto della longevità è alle porte, secondo alcune previsioni riportate da scienziati e medici delle più prestigiose università del mondo. Pensate di poter avere un trapianto di un organo compromesso da patologie semplicemente sostituendolo con una sua versione identica in 3D; pensate poi a poter avere la mappatura delle vostre informazioni genetiche in un cloud, che permette di poter stampare organi e tessuti nuovi con le stesse caratteristiche di quelli originali. Tutto questo sembra magia, invece nel giro di pochi anni potrebbe diventare realtà.
La sostituzione degli organi vitali, come cuore e polmoni, con una loro versione sana e migliorata stampata con macchinari 3D è il segreto per combattere la morte e le malattie più fulminanti. Questo è possibile, secondo gli scienziati, nel giro di pochi anni, se si avessero fondi di ricerca illimitati.
Sulla base di queste ricerche, combattere la morte e posticiparla il più a lungo possibile è una realtà concreta che si appresta sempre di più con l’aiuto degli sviluppi tecnologici. Bisogna solo attendere ancora qualche anno.