Sin dalle prime ore successive all’invasione ucraina, la Russia è entrata nel mirino del potente gruppo di hacker Anonymous. Ora è stata colpita anche la Banca centrale
Una situazione sempre più delicata e in evoluzione di ora in ora. La crisi in Ucraina continua a far discutere, per le atrocità sul campo di guerra ma non solo. Tra attacchi hacker, tentativi di phishing, virus e molto altro, si sta combattendo in parallelo un’altra disputa. Su internet.
Tra i principali collettivi ad aver preso posizione sin da subito, non si possono non menzionare gli Anonymous. Già dalle primissime ore successive all’inizio del conflitto, il potente gruppo di hacker ha deciso di prendere posizione e di minacciare direttamente la Russia e il suo presidente Vladimir Putin.
Anonymous hackera la Banca centrale russa: il comunicato
Anonymous hacks Russia’s Central Bank and more than 35,000 files will be exposed in 48 hours. pic.twitter.com/0VUhqVmo89
— Anonymous (@LatestAnonPress) March 23, 2022
E proprio in questo senso, è stato appena messo a segno un altro importantissimo colpo. Come annunciato dagli attivisti su Twitter, anche la Banca centrale russa è finita nelle mani degli Anonymous. “Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti” si legge nel comunicato pubblicato e che ha immediatamente fatto il giro del web. Questo è solo uno degli innumerevoli attacchi che si stanno susseguendo negli ultimi giorni. Sono stati hackerati diversi organi istituzionali molto vicini al Cremlino, con minacce continue nei confronti del governo.
Ma anche società esterne che operano sul territorio. Per fare un esempio, Nestlé sta venendo minacciata da parte degli hacker. Qualora non dovesse decidere di ridurre la propria attività a Mosca, potrebbero esserci conseguenze disastrose a livello di furto dati e cybersicurezza. Sicuramente non è finita qui, anzi. Gli Anonymous stanno continuando a lavorare in segreto per puntare ad ottenere sempre più accessi e mettere pressione aggiuntiva al governo russo e alle varie società ad esso collegate. Uno scenario alternativo della guerra, ma mai così importante e rilevante. Soprattutto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo.