Gli imballaggi di plastica ad uso alimentare potrebbero essere ottenuti dal latte, realizzando cosi pellicole sicure per gli alimenti se non addirittura commestibili. Oggi alcuni ecoimballaggi sono ottenuti dall'amido ma a fronte di una ecososte
Gli imballaggi di plastica ad uso alimentare potrebbero essere ottenuti dal latte, realizzando cosi pellicole sicure per gli alimenti se non addirittura commestibili. Oggi alcuni ecoimballaggi sono ottenuti dall’amido ma a fronte di una ecosostenibilità, offrono performance tecniche decisamente inferiori a quelle in platica.
La ricerca, condotta del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, prevede il lancio commerciale dei primi prodotti entro i prossimi 3 anni.
Questa scelta potrebbe avere molteplici effetti positivi per l’ambiente: Imballaggi ecosostenibili perchè prodotti con sostante naturali, biodegradabili e commestibili.
L’utilizzo di bioimballaggi avrebbe inoltre effetti positivi nei casi in cui gli alimenti siano sottoposti al calore, per esempio durante il trasporto, evitando che parti della plastica possano ricadere e inquinare gli alimenti.
Questa pellicola sarebbe inoltre efficace nel bloccare l’ossigeno, azzerando le possibili ossidazioni degli alimenti con una efficacia stimata di 500 volte rispetto alla plastica normale.
Questa potenzialità sarebbe dovuta all’aggiunta della pectina, estratta dai limoni, che darebbe maggiore consistenza al prodotto.
Altra potenzialità viene offerta dal tipo di prodotto: sarebbe possibile utilizzarla per applicazioni spray, quindi potendo confezionare cibi in singole porzioni.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un boom delle bioplastiche. Se nel 2011, primo anno di rilevazione, si contavano 1,2 milioni di tonnellate di bioplastica, le cifre attese per il 2016 sono stimate in 5.8 milioni.
Differenti provenienze e tipologie. Quella più usata è a base di amido di mais, seguita a ruota da quelle a base di estratti di zucchero