Tutti coloro che lavorano al computer non lo sanno, ma è il datore di lavoro che dovrà fornire questo dispositivo: di cosa si tratta.
Sono sempre di più i cittadini che svolgono una professione a computer. Pochissimi cittadini però sanno che per questo dispositivo non dovrà essere affrontata nessuna spesa, visto che dovrà essere il datore di lavoro a provvedere a tutto. Scopriamo di cosa si tratta.
Specialmente dopo la pandemia da Covid-19 sono aumentati a dismisura coloro che lavorano a computer. Ovviamente però chiunque lavori a computer sa bene che lo sforzo principale riguarda gli occhi, oltre che una fatica mentale che a volte potrebbe portare ad un vero e proprio burn-out. La vista dopo anni di lavoro al computer potrebbe iniziare a calare, peggiorando. Per i dipendenti quindi c’è bisogno di difendersi.
A dare una mano loro ci ha pensato una sentenza della Corte Europea. Infatti l’organo giudicante dell’Ue ha stabilito che spesso lavorare al computer può provocare dei problemi agli occhi e per questo motivo ci sarà bisogno di indossare gli occhiali. Ma la buona notizia è proprio che a fornire gli occhiali dovranno essere i datori di lavoro. Andiamo quindi a vedere tutti i dettagli della sentenza.
La sentenza della Corte Europea risale al 22 dicembre scorso. Secondo questa se un utente avrà problemi di stanchezza agli occhi dopo una lunga giornata a lavorare di fronte al pc e sentirete il bisogno di acquistare degli occhiali da vista, dovrà essere il vostro datore di lavoro a farsi carico dei costi. Una sentenza che in pochi conoscono ma che può tornare molto utile quando un dipendente ha bisogno di acquistare degli occhiali da vista.
A valutare il caso ci ha pensato la Corte di giustizia Ue dopo che un tribunale rumeno ha fatto domanda pregiudiziale. Inoltre secondo la direttiva dell’Unione Europea vengono regolamentate le disposizioni minime che riguardano sicurezza e salute nel lavoro con videoterminali. All’interno sarà possibile leggere: “il datore di lavoro deve «fornire agli interessati uno speciale dispositivo correttivo» o in alternativa il rimborso delle spese”.
Inoltre sempre l’Unione Europea ha specificato che con il termine dispositivo correttivo speciale si comprendono gli occhiali o le lenti a contatto. Il caso nacque grazie ad un lavoratore dell’Ispettorato generale per l’immigrazione del dipartimento di Cluj ha citato in giudizio l’impresa per cui lavora dopo aver riscontrato dei problemi alla vista. Il tutto dovuto al lavoro davanti agli schermi. Così analizzato il caso, l’UE ha deciso che dovranno essere i datori di lavoro a dare in dotazione le lenti da vista ai loro dipendenti.
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