Un excursus sulle migliori novità di Android 12 disponibili sugli smartphone e tablet compatibili, tra cambiamenti estetici e utili opzioni per sicurezza e produttività
L’aggiornamento Android 12 è tra i più importanti rilasciati da Google negli ultimi anni, come confermato dalla quantità e dalla qualità di funzioni e migliorie apportate dal colosso di Mountain View (e recepite di riflesso dai patners OEM, ndr) sugli smartphone e tablet compatibili. A cominciare dal rinnovamento del design secondo il linguaggio cardine del “Material You“, l’ultima versione di Android offre diverse aggiunte sotto il “cofano” dei dispositivi mobili, insistendo anche su nuove ed avanzate protezioni della privacy e su una rinnovata personalizzazione all’insegna della pulizia estetica grazie ai nuovi widget.
Se l’interfaccia è senza dubbio il cambiamento più evidente, esistono tuttavia diverse novità di Android 12 che non pur non vedendosi hanno comunque un loro peso “specifico” da non sottovalutare. Vediamo quelle più importanti che potrebbero esserti sfuggite.
Insieme al Material You, Android 12 porta in dote un particolare motore di temi dinamici che permetterà di suggellare ulteriormente la personalizzazione del proprio smartphone o tablet partendo dal wallpaper precedentemente impostato: il motore dinamico estrarrà infatti la palette dello sfondo e la utilizzerà nell’interfaccia utente, disseminando tali riferimenti cromatici negli accenti di sistema e in tante altre schermate. Il risultato è presto detto: maggiore armonia tra software e wallpaper, per un colpo d’occhio certamente notevole.
Novità Android 12: la Game Mode sbarca anche sui Pixel
Da non sottovalutare anche la Game Dashboard, una funzionalità esclusiva dei Google Pixel aggiornati ad Android 12 e pensata per migliorare l’esperienza di gioco: la modalità in questione abiliterà la fruizione di alcune opzioni importanti, come la possibilità di registrare una sessione di gameplay, effettuare lo streaming su YouTube o visualizzare un contatore FPS in tempo reale. La Game Dashboard è contornata da tre differenti livelli, ognuno dei quali rimandanti ad altrettanti profili di gioco: prestazioni (per massimizzare le performance dello smartphone), standard e risparmio batteria, la quale punta invece ad una maggiore ottimizzazione dei consumi per preservare appu nlto’autonomia residua del dispositivo.
Google si è poi rifatta ad una delle funzionalità più in voga adottate dai produttori di terze parti sui rispettivi smartphone, traslando (finalmente) su Android 12 la modalità a una mano. Come suggerisce il nome, tale opzione semplifica l’utilizzo del telefono con una mano sola, soprattutto in presenza di devices dallo schermo pressoché ingente o per meglio dire mastodontico. Per attivarla sui Google Pixel basterà andare su Impostazioni, scorrere fino a “Sistema”, entrare nella sezione “Gesti”, quindi abilitare l’interruttore della modalità a una mano.
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Novità Android 12: le aggiunte di Google tra personalizzazioni, sicurezza e utilità
E se Big G ha preso in prestito una funzionalità comunque già in uso su Android, non mancano anche dei riferimenti espliciti ad opzioni inaugurate da diverso tempo dalla rivale Apple: si tratta del cosiddetto “Quick Tap“, altra interessante novità di Android 12 disponibile sugli smartphone e tablet compatibili. Il suo funzionamento è molto semplice: mediante un banale doppio tocco sul retro del dispositivo, sarà possibile avviare un’app a scelta, controllare la riproduzione musicale, acquisire uno screenshot od attivare Google Assistant, a seconda delle preferenze dell’utente.
Sul fronte sicurezza, segnaliamo invece l’utile schermata “Dashboard“, una sorta di contenitore che ingloberà tutta una serie di informazioni sulla tipologia dei permessi a cui tutte le applicazioni installate sul dispositivo hanno avuto accesso nelle ultime 24 ore tra cui microfono, posizione, fotocamera.
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Concludiamo infine con due aggiunte che potremmo inglobare nel calderone delle utilità: l’opzione “Extra Dim“, che attenua la luminosità dello schermo così da ridurre l’affaticamento degli occhi, e la possibilità di effettuare uno screenshot lungo su tutta la pagina, anche in questo caso già intravisto in varie personalizzazioni apportate su Android dai brand di terze parti (si pensi alla OxygenOS o alla Samsung OneUI, tanto per citarne qualcuna).