Usiamo minuto dopo minuto i nostri smartphone, ma non li proteggiamo adeguatamente. Ecco i consigli degli esperti per essere più al sicuro
Tutti noi abbiamo ormai gli smartphone come propaggini del nostro corpo. Non possiamo farne a meno. Eppure, tutti noi (o quasi) commettiamo degli errori che mettono in grave pericolo la sicurezza del dispositivo. E, di conseguenza, la sicurezza dei nostri dati, delle nostre informazioni private, dei nostri soldi.
Già perché con i cellulari ormai facciamo tutto. Lavoriamo, teniamo l’agenda dei nostri impegni e dei nostri appuntamenti e spostamenti, gestiamo le nostre finanze. Per non parlare degli aspetti privati e personali. E i criminali informatici sono sempre più avidi di queste informazioni.
Per rivenderle sul deep web, oppure per chiederci un riscatto, una estorsione per non divulgare foto o video privati, per esempio. Oppure, molto più “banalmente” per rubare le credenziali finanziarie e svuotare i nostri conti. Ecco, allora, tre errori molto comuni, ma che ci mettono in grande pericolo. A svelarli, gli esperti di hacking.
Tre errori da non commettere con lo smartphone
Un nuovo rapporto di Malwarebytes ha rilevato che i proprietari di smartphone non utilizzano importanti impostazioni di sicurezza. Con lo stesso rapporto, si invitano inoltre i possessori di smartphone a mettere in pratica tre metodologie per difendersi. Al contrario, i dispositivi degli utenti potrebbero essere vulnerabili a malware, dati violati e hacker.
Innanzitutto, Malwarebytes suggerisce di utilizzare un gestore di password. Come detto, gli attacchi informatici e le violazioni sono pericolosi perché possono prendere di mira i nostri conti finanziari e le nostre identità. Utilizzare un gestore di password può mitigare il rischio. I gestori di password funzionano semplificando l’utilizzo di una password complessa e univoca per tutti i nostri account online. Le password complesse vengono prima generate e poi archiviate nel gestore password del nostro dispositivo in modo che non si debba ricordarle.
Un altro metodo è utilizzare l’autenticazione multifattore, che protegge gli account richiedendo un ulteriore livello di verifica prima dell’accesso, ad esempio una conferma via SMS. Questa funzionalità mantiene sicure le app che contengono informazioni sensibili e può anche aiutare a proteggerci da truffe di identità e phishing. Sostanzialmente si frappone tra il nostro account e l’abuso della tua password richiedendoci di inserire un’altra forma di autenticazione, diversa dalla password, per accedere. Ma lo usano in pochissimi.
Infine, può sembrare banale, ma forse è la via maestra: abilitare un antivirus. Malwarebytes ha rilevato che solo il 35% delle persone utilizza l’antivirus. Ogni anno, Malwarebytes rileva e rimuove milioni di virus, trojan, infezioni adware, strumenti di monitoraggio e altro ancora dai dispositivi degli utenti in tutto il mondo.