L’ideatore della serie tv Adolescence contro gli smartphone: da vietare sotto i 14 anni

La serie tv Adolescence, disponibile su Netflix, sta ricevendo tantissime critiche positive. L’ideatore vuole che si vietino gli smartphone sotto i 14 anni.

Interessante idea lanciata dall’artista che ha realizzato un’opera davvero molto significativa e che fa riflettere.

un bambino e un divieto sullo smartphone
L’ideatore della serie tv Adolescence contro gli smartphone: da vietare sotto i 14 anni (Cellulari.it)

La serie in questione parla di tante cose e passa dal bullismo alla vendetta attraverso violenza, fino all’omicidio e il modo di comunicare dei giovani. Spiega molto di quello che accade ed espone quelli che sono evidenti problemi della nostra società. Proprio per questo sta piacendo a tutti sia ai più grandi che ai più giovani.

L’ideatore della serie, Jack Thorne, che ha fatto tutto per mostrare la serie nelle scuole e sensibilizzare su argomenti delicati, si è unito alla campagna Smartphone Free Childhood Pact. Questo evento sostiene la richiesta di vietare l’utilizzo degli smartphone sotto i 14 anni di età e ha trovato la sottoscrizione di oltre 100mila genitori.

Sebbene gli smartphone siano dei dispositivi molto utili per i più giovani aprono le preoccupanti porte di internet che non solo permettono ai ragazzini di vedere contenuti non adatti alla loro età ma anche di parlare con possibili malintenzionati. Un qualcosa che ha creato evidentemente dei problemi.

Vietare gli smartphone ai bambini, è possibile?

Jack Thorne, ideatore della serie Adolescence, ha sottolineato: “Penso che Smartphone Free Childhood Pact sia un gruppo veramente lodevole e che un patto tra genitori sia un’idea intelligente. So che è una battaglia che comincerò a combattere quando i miei figli raggiungeranno l’età in cui desidereranno uno smartphone”.

bimbo allo smartphone
Vietare gli smartphone ai bambini, è possibile? (Cellulari.it)

Aggiunge poi delle specifiche remore verso questa cosa: “Sono terrorizzato dall’idea di ciò che potrebbe accadere e penso che dare più potere ai genitori sia un passaggio vitale nella risoluzione di questo problema”. Thorne ha un figlio di otto anni che ancora non è vicino a queste problematiche anche se ci si sta avvicinando.

Si tratta di un ragionamento molto interessante e che meriterebbe di essere approfondito in una società in cui il controllo dei più piccoli sta sfuggendo totalmente dalle mani. I ragazzi tra i 12 e i 18 anni sono i più sottoposti a questa fascia e creano grande disagio negli adulti, consapevoli di dover affrontare con loro un percorso educativo molto importante ma anche e soprattutto di sensibilizzazione.

Un argomento che sarà affrontato nelle giuste sedi, ma che è bello veder combattuto anche da personaggi influenti dello spettacolo e pronti a raccontare argomenti molto spinosi e difficili anche solo da analizzare.

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