Anche LinkedIn, noto social network lavorativo, è al lavoro per rilasciare il suo primo marketplace ufficiale. Ecco i dettagli del progetto
LinkedIn è una delle realtà che, negli ultimi anni, ha saputo maggiormente affermarsi nel mondo dei social network. A differenza dei più conosciuti e popolari Facebook, Instagram, TikTok e via dicendo, il sito di proprietà di Microsoft è incentrato principalmente sul lavoro. Una sorta di mix tra le piattaforme per pubblicare contenuti e i classici siti bacheca dove cercare un lavoro.
Il lavoro da parte degli sviluppatori è continuo e, visto il successo continuo che LinkedIn sta avendo, si sta lavorando ad una grossa novità che permetterà di estendere ancora la piattaforma. Pare sia infatti in cantiere il primo marketplace dedicato. Andiamo a vedere tutti i dettagli del progetto in cantiere, che prenderà il nome di Marketplaces.
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LinkedIn ha in mente Marketplaces: in cosa consisterà
Come riferito da The Information, anche LinkedIn presto lancerà il suo primo marketplace. Verrà denominato Marketplaces e, stando alle ultime indiscrezioni, potrebbe essere disponibile già per il prossimo mese di settembre. Con una community che ormai conta all’incirca 740 milioni di account registrati, sfruttare questa funzione sarà molto semplice. Questa nuova funzione si baserà principalmente sui cosiddetti lavori “da scrivania”, tagliando fuori quelli manuali. Un primo passo verso il gigantesco mondo della Gig Economy, in rapida diffusione soprattutto nell’ultimo periodo.
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Ma le novità non sono finite qui per il social network lavorativo di Microsoft. Sembra infatti che sia in cantiere anche una funzionalità che permette agli utenti di pagare i freelance utilizzando direttamente LinkedIn. Una sorta di wallet digitale, realizzato direttamente da Microsoft. Al momento la piattaforma non si è ancora espressa ufficialmente a riguardo, ma le informazioni a riguardo sono tantissime e lasciano intendere che qualcosa si muoverà nei prossimi mesi. Anche alcuni portavoce della piattaforma non hanno né confermato né smentito, dichiarando che è stata riscontrata una crescita costante delle richieste di servizi agli account che si impostano come “aperti per affari”. Staremo a vedere nei prossimi mesi cosa succederà.