Oramai da dversi anni TikTok è la patria dei trend. Spesso però capita che questi mettano in pericolo i più giovani: l’ultima spaventosa tendenza non è da meno.
Le mode spesso si propagano più facilmente tra i giovani, che si fanno influenzare dalle tendenze del momento. Proprio su questo meccanismo si basano i vari trend presenti sui social. L’ultima tendenza che sta spopolando su TikTok però è a dir poco pericolosa e mette nuovamente in pericolo gli utenti più piccoli, pronti a tutto pur di essere notati dagli altri sulla piattaforma di ByteDance.
Tra i giovani spesso le mode sono incomprensibili, specie per chi ha raggiunto un certo livello di maturità. Adesso però ancora una volta si torna a parlare di TikTok per una moda che sta spopolando tra i più giovani, mettendoli in serio pericolo e che risulta soprattutto autolesionista.
A denunciare il tutto ci hanno pensato due dirigenti scolastici di altrettante scuole medie a Bologna. Infatti le due presidi hanno deciso di mandare una mail a tutte le famiglie per metterli in guardia dall’ultima tendenza che arriva da TikTok. Il suo nome è ‘cicatrice francese‘ e consiste nel causarsi un livido sul volto con un pizzicotto che lascia il segno per diverse settimane. Ovviamente più l’utente resisterà al dolore, più verrà considerato un duro dai suoi coetanei. Inutile dire quanto questa pratica, soprattutto se portata all’estremo, possa essere dannosa e pericolosa.
Ad allarmare i professori bolognesi è stato proprio il gesto visibile di autolesionismo in alcuni alunni delle loro scuole. Infatti i docenti hanno potuto vedere i loro studenti con il viso tumefatto da segni molto simili tra loro. Inizialmente quindi si era pensato a degli episodi di bullismo, salvo poi essere smentiti dal nuovo trend di TikTok. Per questo motivo adesso docenti e genitori dovranno stare molto attenti.
Una delle presidi delle due scuole che hanno denunciato tutto ciò ha invitato i genitori a monitorare i contenuti dei social e affiancare i propri ragazzi al fine di evitare dei gesti di emulazioni che non sono altro che autolesionisti. Entrambe le dirigenti hanno sottolineato che la traccia rossa sul volto dei bambini diventa un segno distintivo, proprio come se fosse un rito per entrare in una categoria ben precisa.
Per questo motivo le due scuole bolognesi hanno deciso di prendere provvedimenti. Tra questi troviamo anche l’appello alle famiglie ad accompagnare i ragazzi, di età dagli 11 ai 14 anni, nell’uso dei social network. Inoltre i due istituti emiliani hanno deciso di organizzare degli incontri a scuola. In questo episodio sono intervenuti anche i carabinieri, già da tempo pronti ad intensificare il dialogo con gli studenti e ad aprire gli occhi ai ragazzi sull’effetto di certi comportamenti.
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